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Vicenza, 50 mila euro per le logge dei giardini Salvi mentre si pensano soluzioni per lo stagno

Allo studio di fattibilità tre soluzioni per il problema dell'acqua stagnate ai Giardini Salvi, ma intanto il comune spende 50 mila euro per il restauro delle logge

Subito un intervento indifferibile ed urgente da 50 mila euro per il risanamento della parte sommersa delle logge del Longhena e Valmarana, dove si sono riscontrate da una parte delle perdite d'acqua e dall'altra delle infiltrazioni dalla fognatura. Ma intanto è già pronto uno studio di fattibilità, approvato questa mattina dalla giunta comunale, che traccia tre ipotesi di intervento per la riqualificazione della Roggia Seriola e che affronta il tema dell'annoso problema del ristagno d'acqua nel bacino del Giardino Salvi. “L'acqua della Roggia Seriola che lo alimenta è poca e non di buona qualità – ha spiegato stamattina l'assessore alla cura urbana Cristina Balbi, durante la presentazione –: è piena di elementi ferrosi e solforosi, e non essendo sufficientemente areata, provoca la proliferazione di alghe e genera cattivi odori. Abbiamo quindi ritenuto che solo la ricostruzione storica del corso d'acqua possa fornirci elementi utili per affrontare la questione. Per questo abbiamo scelto la strada di uno studio di fattibilità affidato ad un professionista che, solo dopo aver inquadrato lo stato di fatto e analizzato il materiale disponibile, dalla cartografia storica alle video-ispezioni, allo stato della fognatura di viale Trento, definisce gli interventi utili ad affrontare i problemi che ad ogni estate si verificano al Giardino Salvi”. Lo studio illustra le indagini eseguite ed evidenzia che dalla loggia del Longhena si verifica una costante perdita d'acqua verso la fognatura mista di piazzale Giusti, che proviene dal fossato del Giardino; mentre al di sotto della loggia Valmarana, oltre a condizioni statiche apparentemente precarie dell'intera struttura, sono state riscontrate infiltrazioni derivanti dalla fognatura mista, che peggiorano la qualità dell'acqua. Lo studio indica quindi che in via prioritaria occorra risanare le logge Valmarana e del Longhena. Dopodichè si potrà procedere con altri lavori volti ad aumentare la qualità dell'acqua. Lo studio di fattibilità traccia così tre ipotesi di riqualificazione della Seriola. Le prime due, rispettivamente da 57.200 e da 71.300 euro, basate sul ciclico ricambio dell'acqua invasata e sulla sua periodica ossigenazione, differendo tra loro solo per la tipologia degli apparecchi necessari all'ossigenazione. “La terza invece – spiega Balbi -, che è quella più suggestiva, ma decisamente più costosa, dato che prevede una spesa di 700 mila euro, prevede il ripristino dell'antico tracciato della Roggia Seriola ai piedi delle mura che corrono lungo viale Mazzini, tra Porta Santa Croce e la Rocchetta. Questa idea si basa sull'apporto di nuova acqua alla Seriola, prelevandola dal Bacchiglione all'altezza di Porta Santa Croce, facendola così scorrere, prima in pressione e poi per gravità, nei fossati sotto le mura fino al Giardino Salvi, dove non sarebbero più necessari ulteriori sistemi di ricircolo”. “Lo studio di fattibilità – ha aggiunto l'assessore - si è concentrato in particolare sulla ricostruzione dello sviluppo cronologico della serie di interventi alla Seriola effettuati dagli anni Sessanta in poi, quando si è via via proceduto ad un progressivo tombinamento del corso d'acqua, prima perchè considerato malsano e fonte di cattivi odori, visto che vi venivano scaricate le fognature, e poi per questioni di mobilità, tant'è che sopra al tracciato della roggia c'è una pista ciclabile. Attualmente invece l'approccio sarebbe opposto: risorse permettendo, si vorrebbe riportare la Seriola alla luce”. In attesa dunque di trovare le coperture finanziarie adeguate a garantire l'ossigenazione della roggia e del bacino d'acqua del Giardino Salvi secondo una delle ipotesi avanzate dallo studio di fattibilità, l'amministrazione comunale ha deciso di stanziare 50 mila euro per intervenire subito nelle parti sottostanti le logge che si affacciano sul Giardino Salvi. “Dovremo bloccare da una parte le perdite che rischiano di vanificare l'intervento di sollevamento dal pozzo di prelievo – precisa Balbi -, dall'altra le infiltrazioni dalle condotte fognarie che peggiorano la qualità dell'acqua”.

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