Vicenza, 5 cose da fare in città gratis o quasi

"L'essenziale è invisibile agli occhi." Scrisse Antoine de Saint-Exaupèry nel "Piccolo Principe" ma quando si affronta una nuova città è meglio essere preparati. Ecco cinque appuntamenti imperdibili per chi vuole visitare Vicenza o viverla al meglio, 5 cose da fare almeno una volta all'ombra dei Colli Berici, tutte a costo zero o quasi.  

Villa Capra "la Rotonda": Insieme alla Basilica e il Teatro Olimpico è l'opera di Palladio più famosa al mondo, tanto che l'architetto James Hoban nel 1792 da villa Capra prese spunto per progettare la Casa Bianca. Visitarla non è semplice: la villa apre solo il mercoledì e il sabato da fine febbraio alla fine di novembre. Costo del biglietto 5 euro solo per la visita degli esterni e 10 per il giro completo. Chi passa per Vicenza, però, non può esimersi dalla foto ricordo con la Rotonda sullo sfondo, magari in maggio quando il prato attorno all'opera del Palladio si tinge di giallo per la fioritura della colza. Il selfie culturale lo scorso anno ha contagiato anche buona parte dei vicentini, che per un mese sono andati in pellegrinaggio in Riviera Berica per lo scatto da mille mi piace su Facebook. Costo zero. 

Giro del lago di Fimon con visita a sorpresa:  Non sarà in cima alle mete turistiche segnalate dalle agenzie, ma il giro el lago di Fimon resta, specie con la bella stagione, una delle attività preferite dia vicentini che almeno una domenica nella vita l'hanno trascorsa sulle sue rive. Allargando lo sguardo, il visitatore più sportivo può armarsi di bicicletta o di scarponi e seguire i sentieri che si arrampicano per i colli parteno proprio dal lago. Per un assaggio della "vicentinità" doc, poi, immancabile una visita all'oste più burbero della città. Se i romani hanno "la Parolaccia" famoso ristorante in cui il personale non manca di insultare i clienti, i vicentini hanno l'osteria da Carletto. Avvertenze: meglio non chiedere  una cioccolata con panna, al banco non ne servono e l'insulto è garantito.  Costo del giro del lago: zero. Senza prezzo le offese in dialetto dell'oste.

​Un bacio a Monte Berico: Sempre per la serie paesaggi che restano nel cuore, non c'è miglior postazione per una panoramica di Vicenza che Monte Berico. Oltre al santuario, che richiama i pellegrini pronti a salire le ripide e famose scalette, la terrazza di piazzale della Vittoria è uno dei luoghi pulsanti della città. Celebrato da una canzoncina di qualche hanno fa, dalla recente eclissi di sole, alla festa per la vittoria mondiale del 2006, Monte Berico è il luogo per eccellenza dove trascorrere momenti importanti ed indimenticabili. Tra sacro e profano, la visita a Monte Berico è una delle cose da fare in città, meglio se ben accompagnati, perchè un bacio con Vicenza sullo sfondo non ha prezzo. 

​Lo spritz in piazza: All'inizio del 2015, Oliviero Toscani ha definito i veneti: "un popolo di ubriaconi" suscitando non poche polemiche e l'indignazione di molti vicentini, ma l'aperitivo resta un rito cittadino impossibile da mancare. Meglio affrontarlo in centro con alle spalle lo scenario che ha reso Vicenza patrimonio dell'Unesco che in un anonimo parcheggio, i locali non mancano, specie attorno alla Basilica. Costo della spritz tra i 2 e i 4 euro, la vista sul risvoltino dei pantaloni di chi vi sta attorno ve la regala la mondanità del centro storico. 

In curva al Menti: Non sarà il Camp Nou di Barcellona o la scala del calcio come San Siro, ma la storia di Vicenza e dei vicentini passa anche per il vecchio Menti. Paolo Rossi, Roberto Baggio, Luis Vinicio e Marcelo Otero, su quel manto erboso sono passati campioni vicini e lontani nella memoria. Quello che non cambia, dalla lega Pro alla serie A, è la passione pulsante dei tifosi biancorossi. Un pomeriggio in curva Sud non è solo un appuntamento da non mancare, ma è una questione di fede. Il prezzo del biglietto dipende dalla stagione, ma sono comunque soldi ben spesi.