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Cronaca

Vicenza, 13mila euro e "maria" nel frigo dell'ostello dei poveri: arrestato 32enne

L'operazione è avvenuta all’interno della struttura di accoglienza per indigenti in Via dei Mille a Vicenza, segnalata come potenziale focolaio di reati. In manette un marocchino clandestino

Durante lo scorso fine settimana, con l’ausilio del cane antidroga Zack, le fiamme gialle beriche hanno tratto in arresto, per spaccio di stupefacenti, un cittadino marocchino trovato in possesso di marijuana e cospicue somme in contanti. L'operazione è avvenuta all’interno della struttura di accoglienza per indigenti in Via dei Mille a Vicenza, segnalata come potenziale focolaio di reati.

Nel corso della mattinata di venerdì, quindi, una pattuglia, con al seguito un operatore comunale, ha ispezionato lo stabile e ha individuato un soggetto (M.A. di anni 32), poi arrestato, trovato in possesso di una modica quantità di marijuana (circa 4 grammi) ma di una rilevantissima somma di denaro in contanti (oltre 13 mila euro). La somma ha insospettito gli operatori di polizia che, dopo aver ricostruito le fonti di reddito del soggetto e del suo nucleo familiare (una moglie e tre figli minorenni), hanno accertato che le somme non avevano di certo una provenienza lecita, ma dovevano avere un’altra fonte, posto che l'uomo non lavorava da almeno 4 anni.

Dopo altre ispezioni sono stati rinvenuti infatti altri 58 grammi di marijuana, ben nascosti in una cella frigorifero ad uso esclusivo al soggetto che è stato accompagnato presso gli uffici in Contrà San Tomaso dove, a seguito dei rilievi foto-dattiloscopici, è stato anche accertato il suo stato di clandestinità dal momento che il permesso di soggiorno era scaduto da 3 anni e non era mai stato rinnovato.

Alla luce degli elementi inerenti alla pericolosità del clandestino, che tra l’altro è gravato da precedenti per spaccio e maltrattamenti in famiglia, su disposizione del P.M. di turno, è stato associato alla casa circondariale di San Pio X. Sabato mattina si è celebrato il rito direttissimo nel corso del quale il soggetto non ha patteggiato la pena per i fatti addebitatigli; l’udienza è stata rinviata al 4 luglio per far meglio luce sulla vicenda. Nel frattempo al marocchino è stata comminata la misura cautelare personale dell’obbligo di firma

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