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Cronaca

Vescovo in Camerun: l’incontro con i bambini e l’integralismo islamico

Mons. Pizziol, giunto agli sgoccioli del suo viaggio in Africa, parla degli ultimi giorni vissuti in attesa del ritorno previsto per mercoledì: "Tantissimi piccoli, mortalità troppo alta"

E’ arrivato agli sgoccioli il viaggio di mons. Beniamino Pizziol in Camerun che in serata partirà in aereo alla volta dell'Italia con arrivo previsto per mercoledì.

L'INCONTRO CON I BAMBINI. Come riportano fonti ufficiali, gli ultimi giorni del vescovo Pizziol sono stati impegnati: prima il trasferimento da Tchère alla missione di Loulou, nel nord del Camerun, dove operano don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi, e poi, qui, il commovente incontro con le centinaia di bambini che frequentano anche una scuola primaria fondata dai preti vicentini. “I bambini sono moltissimi, ma il tasso di mortalità è purtroppo molto alto. In ogni comunità che abbiamo visitato in questi giorni ti vengono incontro a frotte, sempre sorridenti, desiderosi di far festa. Ho pensato a loro come agli innocenti di cui parla il Vangelo. La spada di Erode, che qui prende il nome di malnutrizione, malattie endemiche, analfabetismo, pende sulle loro piccole e inconsapevoli vite. Si vorrebbe poter fare di più per loro, ma è un intero sistema che dovrebbe cambiare” confida il vescovo.

UNA NUOVA COMUNITA' CRISTIANA. L’esperienza più toccante a Zamà dove gli abitanti hanno chiesto a gran voce una nuova comunità cristiana: il vescovo e gli altri missionari hanno discusso su questa possibilità insieme ai capi villaggio e sembra proprio che il progetto possa andare in porto: “Ho assistito ad una vera implantatio ecclesiae, è stato emozionante come tornare al tempo degli Atti degli Apostoli”.

ESTREMISMO ISLAMICO. Infine, la situazione di guerriglia che stanno portando alcuni gruppi di integralisti islamici. Mons. Philippe Stevens, vescovo di Maroua ha manifestato la propria preoccupazione per il futuro: “Da quando sono qui i rapporti tra cristiani, musulmani e appartenenti alle religioni tradizionali sono sempre stati ottimi, non solo di rispetto reciproco, ma anche di amicizia e collaborazione. In questi ultimi tempi è cresciuta invece la presenza di gruppi islamici integralisti (provenienti soprattutto dalla Nigeria) che hanno un peso sociale e politico crescente. Qui i burqa non si erano mai visti, ora sono diffusi. Hanno perfino cercato di impedirmi di parlare con il presidente della Repubblica quando è venuto a visitare la città e ora frappongono mille ostacoli alla costruzione della nostra nuova cattedrale”.

La visita del vescovo in Camerun

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