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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Veneto, Rette: ex degenti psichiatrici come ospiti case di riposo

L'assessore al sociale Lanzarin: "Questione di giustizia sociale e di equa allocazione delle risorse per i non autosufficienti"

“Aver parificato il trattamento degli oltre 700 ex degenti degli ospedali psichiatrici con quello dei non autosufficienti ospiti di strutture protette o case di riposo è un atto di giustizia sociale da tempo atteso e per troppo tempo rinviato”. Così l’assessore al sociale della  Regione Veneto Manuela Lanzarin plaude la legge approvata oggi dall’assemblea legislativa regionale in materia di ‘compartecipazione alle spese di ospitalità alberghiera’ per chi era ricoverato negli ospedali psichiatrici fino alla loro abolizione e ora è accolto in strutture residenziali per anziani.

“Si tratta di circa 720 persone in Veneto, ormai anziane – spiega l’assessore – per le quali la Regione Veneto impegna ogni anno circa 9 milioni di euro del proprio bilancio per pagare le rette nelle strutture di accoglienza. Con questo intervento la Regione fa una operazione di equità e di redistribuzione: anche gli ex Op concorreranno alle spese per la parte alberghiera della loro retta, impegnando l’assegno sociale o la pensione di invalidità di cui dispongono, o richiedendo l’intervento assistenziale pubblico se indigenti, così come accade per tutti gli altri non autosufficienti”.

“In questo modo – conclude l’assessore – nel bilancio del Fondo annuale per la non autosufficienza si libereranno risorse (tra i 4 e i 4,5 milioni di euro)  che potranno essere utilmente riassegnati ad altre emergenze sociali o progetti innovativi di assistenza alle persone non più autosufficienti, evitando così di attuare trattamenti di favore tra categorie che esprimono bisogni assistenziali di grado e gravità comparabili”.

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