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Cronaca

Meteo impazzito, l'estate infinita: un prezzo alto da pagare

Il Veneto cerca di rialzarsi dopo l'ondata di maltempo che l'ha messo in ginocchio. Ma da lunedì sono previste altre piogge l'anomalia climatica continua con minime di 10 gradi sopra la media fino al 10 novembre

La desolazione dell'Altopiano di Asiago è sotto agli occhi di tutti, come quella delle altre parti del Veneto e dell'Italia. Un'ondata di maltempo improvvisa, velocissima e violentissima che ha messo in ginocchio un paese. Straordinaria senza alcun tipo di dubbio, se pensiamo ai danni al patrimonio boschivo e alle comunità montane. Ma l'emergenza continua ancora e sembra stia diventando cronica, anche oggi si contano 12 vittime del maltempo in Sicilia, un conteggio che non si arresta nemmeno quando sopra la nostra testa splende un sole fin troppo tiepido per il periodo.

Ci vuole poco a dare un occhio alle temperature di questi giorni. Siamo a novembre e invece della brinata, "brosema" come si dice in dialetto veneto, che ricopre i campi ci ritroviamo un'estate fuori stagione e assolutamente anomala. Anzi, ormai purtoppo neanche troppo anomala come spiega Marco Rabito, Presidente dell'Associazione Serenissima Meteo: 

«Sulla pianura Veneta si registrano temperature vicine ai 20 gradi, localmente anche superiori. Non hanno ormai alcun genere di freno queste anomalie termiche che tendono, anno dopo anno, a ripresentarsi più ampie e persistenti. Quando ci chiediamo per quale motivo certi fenomeni siano anomalmente intensi, impattanti, devastanti, impariamo a fare un passo indietro, chiedendoci da dove arrivi tutta quell'energia necessaria»

Già. Da dove arriva tutta questa energia che, prima di diventare anche devastante ci rende di buon umore perché preferiamo un clima mite a un rigido inverno? Le temperature minime della notte vicentina, come nel resto d'Italia, sono fino ad 8/9 gradi al di sopra della media stagionale. Anomalie che durani ormai da molti mesi, da ben prima dell'estate e che in questi ultimi 20/30 anni tendono ad avere sempre maggiore durata e importanza, a prescindere dalla stagione.

«Questo genere di anomalie termiche si registrano anche osservando la temperatura superficiale del Mediterraneo che ora è tra 1,5 e 2 gradi sopra allo standard - spiega Rabito - sembra poco e invece rappresenta una delle variabili in grado di fornire maggiore energia a già intensi sistemi perturbato al punto da scatenare eventi atmosferici straordinari come quello osservato in questi drammatici giorni; se non cambierà il profilo di queste anomalie c'è da aspettarsi che possano ancora ripresentarsi fenomeni che possono anche risultare devastanti. La tragedia in Sicilia oggi, ce lo ricorda. Mestamente. Quello che non possiamo tuttavia prevedere, è dove colpiranno»

In poche parole: benvenuti nel cambiamento climatico. Non più un modo di dire. E il meteo impazzito è sempre meno un fenomeno sporadico. 
La straordinarietà sta diventando sempre più ordinaria con i record si infrangono di anno in anno.

«È qualcosa che, purtroppo, viviamo giorno dopo giorno, a prescindere dalla nostra assuefazione - conclude Rabito - Ogni volta che manifestiamo la nostra felicità per il sole tutti i giorni, per il caldo fuori stagione, per un'estate che non finisce mai, al punto da manifestarne di continuo l'auspicio, dobbiamo iniziare a comprendere che c'è un prezzo alto da pagare».

È una chiara forzatura che non vuole apparire una reprimenda a chi ama il tepore o il clima caldo, ma serve a farci riflettere di più su quanto l'auspicio migliore, per non dover piangere danni e vittime sia quello di sperare in un clima normale.

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