rotate-mobile
Cronaca Riviera Berica / Via della Rotonda, 62

Valletta del silenzio: dopo 7 anni è iniziata l'abolizione dell'ecomostro

Il Comune di Vicenza ha iniziato questa mattina i lavori di abbattimento del complesso in via della Rotonda 62, in piena Valletta del Silenzio, area di pregio ambientale, storico ed architettonico. Alla fine nel braccio di ferro con la società Agricola Maine l'ha spuntata il Comune: costo dell'operazione 45mila euro

Sette anni. Tanto ci è voluto al comune di Vicenza per vincere il braccio di ferro a colpi di carte e ricorsi in tribunale con la società Agricola Maine del geometra Carlo Valle per abbattere l'edificio abusivo in via della Rotonda 62, in piena Valletta del Silenzio, area di pregio ambientale, storico ed architettonico con vista sul santuario di Monte Berico e villa ai Nani.

IL RIASSUNTO DELLA VICENDA. La questione, dicevamo, è annosa: prima l'ecomostro era costituito "solo" da una stalla e da un rustico, che dovevano essere abbattuti già entro marzo 2010 come stabiliva una specifica ordinanza comunale, contro la quale però i privati della società avevano presentato ricorso al tribunale amministrativo del Veneto . Così non è stato, anzi. In  un altro sopralluogo la polizia locale scoprì, infatti, non solo che i due edifici erano ancora in piedi, ma anche che il complesso si stava ampliando: dalla stalla "posticcia" in lamiere si era passato a un vero e proprio rustico di 380 metri quadrati e un'altezza tra i 2,5 e i 5 metri, con tanto di forno per le pizze. insomma un agriturismo prendeva sempre più forma.

IL VIA LIBERA DOPO IL TAR. Così dopo innumerevoli ricorsi si arrivò nel 2012 alla sentenza del Tar che ha rigettato i ricorsi dell'Agricola Maine, sia contro il Comune (più avanti respinto anche dal Consiglio di Stato) sia contro la Provincia di Vicenza relativamente all'annullamento a cura della Provincia stessa del permesso di costruire comunale rilasciato nel 2005 per la stalla. In questo modo si è dato il via libera all'abbattimento dell'ecomostro ed inutili sono state le resistenze della proprietà: dopo una serie di richieste, lo sgombero c'è stato e l'abbattimento ha avuto inizio. Un'operazione ovviamente non gratuita ma dal costo di 45mila euro. Come ha spiegato l'assessore alla semplificazione e innovazione Zanetti: "E' stata affidata a circa la metà del valore posto a base d'asta, grazie alla possibilità per l'impresa di recuperare i materiali della struttura, come le travi in legno, le potrelle in acciaio e i pannelli isolanti".

SODDISFATTO VARIATI. Soddisfatto il sindaco Achille Variati: "Oggi è iniziato l’abbattimento di un abuso edilizio in una delle zone più belle della nostra città. Abbiamo visto come sia difficile demolire una costruzione abusiva perché il Comune deve affrontare lunghe trafile burocratiche e ricorsi al Tar: è incredibile come in Italia bastino pochi giorni per costruire un edificio abusivo, ma siano necessari anni per abbatterlo. Proprio per questo, è ancora più importante il segnale che diamo oggi per il rispetto delle regole e per il contrasto dell’illegalità: a Vicenza per gli abusi c’è tolleranza zero”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Valletta del silenzio: dopo 7 anni è iniziata l'abolizione dell'ecomostro

VicenzaToday è in caricamento