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Cronaca Trissino

Vaccini e tamponi falsi, arrestato medico

Il dottore operava a Trissino e Castelgomberto. In alcuni casi è stata accertata la ricezione di corrispettivi in denaro per l’attività illecita. Coinvolto anche un carabiniere

Nella mattina di oggi, martedì 9 agosto, i carabinieri di Valdagno e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dei carabinieri di Padova hanno messo agli arresti domiciliari il dottor Giorgio Schiavo Sterzi, medico di assistenza primaria e vaccinatore della Ulss 8 Berica, per i reati continuati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, peculato, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio.

Le indagini erano state avviate nel mese di marzo scorso in seguito a segnalazione della dirigenza dell'Ulss 8 Berica, che aveva denunciato l' anomalo incremento di assistiti rilevato per il dottor Schiavo Sterzi, precisamente da 891 pazienti originari al 1 marzo 2021 agli oltre 1.461 del 15 marzo 2022, oltre che la presenza nelle liste del medico di numerosi assistiti esenti da vaccinazione per pregresse patologie, l' elevato numero di tamponi antigenici eseguiti in relazione alla media del distretto - sul portale dell'Azienda sanitaria risultavano eseguiti 3.590 tamponi nel mentre il medico ne aveva ricevuti solo 45 per l'anno 2020 e 21 nel primo semestre dell'anno 2021 - presso gli ambulatori in Trissino e Castelgomberto.

L'audizione di altri medici di base da parte dei militari dell'Arma ha consentito di accertare che alcuni assistiti avevano loro chiesto con insistenza l'emissione di certificati di esenzione dall'obbligo vaccinale e, a fronte del rifiuto da essi opposto per un assenza di esigenze sanitarie giustificative, erano transitati a carico del dottor Schiavo Sterzi. L'attività di indagine si è avvalsa di operazioni tecniche di intercettazione sulle utenze telefoniche in uso al dottore, e di intercettazione c.d. ambientale all'interno degli studi medici.

Sono emersi elementi univoci riguardo l’attività di simulazione dello esecuzione dei tamponi antigenici e delle operazioni di vaccinazione con conseguente rilascio della falsa attestazione di somministrazione del farmaco, presupposto necessario per il conseguimento da parte dei pazienti del green pass che, in base alle disposizioni normative volte al contenimento del rischio di contagio da Covid-19, veniva fino a poco tempo addietro richiesta per accedere ad un sempre maggiore numero di servizi e attività lavorative ed è tuttora indispensabile in alcuni contesti per la prestazione di lavoro. È risultato tra l'altro che alcuni dei certificati emessi da Schiavo Sterzi nei confronti di sanitari e operatori a vario titolo di professioni mediche erano stati emessi a favore di soggetti non  assistiti dal dottore, o comunque acquisiti come pazienti poco prima del rilascio della certificazione.

Le intercettazioni hanno riscontrato un afflusso rilevante di richieste provenienti dai pazienti, ai quali il medico, preoccupato delle notizie di stampa relative ad altri procedimenti nei confronti di medici che avevano simulato totalmente la vaccinazione, eseguiva in molti casi l' inoculazione in misura minimale, fortemente inferiore a quella prevista dalle disposizioni dell'autorità sanitari e pratica espressamente vietata, con dispersione del vaccino residuo.

Il reato di peculato è stato oggetto di contestazione in relazione alla continua dispersione e impossessamento del farmaco vaccinale ricevuto dalla Ulss 8 per la somministrazione ai pazienti, allo scopo di simulare, in occasione di possibili controlli, l'effettiva indisponibilità delle dosi per avvenuta inoculazione del vaccino e cancellare le tracce dell'illecita attività.

In alcuni casi è stata accertata la ricezione da parte di Schiavo Sterzi di corrispettivi in denaro per l’attività. Assieme a Schiavo Sterzi sono sottoposte ad indagine altre sette persone nei cui confronti si procede per i reati di concorso in falsità ideologica, quali istigatori e determinatori delle condotte materiali del medico, e per alcuni di esse, anche per i delitti di istigazione al compimento di atti contrari ai doveri di ufficio e di concorso in peculato.

Tra gli altri - e per i reati di concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale ed in peculato - è coinvolto un militare dell'Arma dei carabinieri nei cui confronti questa procura ha formulato richiesta di applicazione della misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio e servizio, sulla quale il giudice ha fatto riserva di provvedere all'esito dell'interrogatorio. Gli accertamenti proseguono per l'identificazione delle altre persone che hanno illegalmente beneficiato delle false attestazioni ed in tale prospettiva sono state eseguite nella mattinata di oggi operazioni di perquisizione e sequestro negli studi e nell'immobile di residenza di Schiavo Sterzi per l'acquisizione di ulteriori elementi di prova dell'illecita attività.

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