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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Chiampo / Via Villaggio Marmi

Coniugi uccisi in casa: il figlio 25enne è accusato di omicidio pluriaggravato

La tragedia si è consumata in una palazzina di Chiampo. Le indagini sono scattate nella tarda serata di martedì

AGGIORNAMENTO ORE 11.30

Nella tarda mattinata di mercoledì, la Procura di Vicenza ha diramato un comunicato che fa luce sull'accaduto di via Villaggio Marmi. Intorno alle 2.30 di mercoledì il pm di turno ha disposto il fermo di indiziato di delitto di Diego Gugole, 25enne di Chiampo, per il reato di omicidio pluriaggravato di entrambi i genitori, Sergio Gugole e Lorena Zanin, di 62 e 59 anni.

Secondo la ricostruzione fornita dalle forze dell'ordine, l'omicidio è stato consumato nella mattinata di martedì, a Chiampo, nell'abitazione dei genitori con i quali conviveva. I coniugi sono stati uccisi a colpi di pistola, arma illecitamente detenuta. Nella tarda serata di ieri, martedì 15 marzo, intorno alle 22.30, il 25enne și è spontaneamente presentato alla caserma del comando provinciale dei carabinieri di Vicenza, chiedendo di parlare con i militari. Dapprima con spontanee dichiarazioni e successivamente nel corso dell'interrogatorio ha confessato l'omicidio, riferendo che sarebbe stato meditato da circa un mese col fine di impossessarsi di una consistente somma di denaro, circa 800.000,00 euro, investita dai genitori anche in titoli, con la quale il figlio intendeva acquistare un immobile in Arzignano, per il quale una settimana prima aveva già corrisposto un anticipo a titolo di caparra ed un'autovettura l'arma, un pistola semiautomatica di fabbricazione polacca, calibro nove millimetri, sarebbe stata acquistata da un marocchino a Cologna Veneta (Verona) per il prezzo di 3.800,00 euro nella mattinata di martedì intorno alle 10.30.

Il 25enne avrebbe esploso con la pistola due colpi contro il padre, colpendolo alla testa, mentre era seduto al tavolo da cucina; avrebbe quindi atteso il rientro nell'abitazione della madre, che si era allontanata in precedenza con i genitori, ed al suo arrivo, intorno alle 13.20, avrebbe esploso con l'arma altri colpi (circa quattro colpi) che attingevano la vittima, un colpo raggiungeva anche il televisore del vano salotto.

Immediatamente dopo l'uccisione del padre, avrebbe trasferito tramite bonifico una somma di rilevante di denaro, circa 16.000 euro, dal conto corrente del padre a quello personale e nel pomeriggio, dopo la doccia ed il cambio di abiti, il 25enne si sarebbe quindi portato nei locali dell'impresa edile di Arzignano ed avrebbe consegnato al personale una ulteriore somma a titolo di anticipo per l'acquisto dell'immobile. Si sarebbe quindi fermato ad acquistare dei sacchi in tela, vernice e pennelli da utilizzare per occultare le tracce di sangue in quanto l'intenzione era di nascondere i corpi, dopo averli riposti nei sacchi, all'interno dell'appartamento al piano terra dell' edificio condominiale di residenza, disabitato da anni dopo la morte dei nonni paterni. In serata, intorno alle ore 20.45, sarebbe stato contattato sull'utenza cellulare da un'amica della madre che, avendo concordato un incontro con i genitori, manifestava preoccupazione poiché entrambi non rispondevano alle chiamate telefoniche ed al citofono dell'abitazione.

Nel corso dell'interrogatorio il giovane ha inoltre riferito di non svolgere alcuna attività lavorativa da circa un anno ("Ultimamente non mi piaceva lavorare, spesso raccontavo bugie ai miei genitori") in precedenza aveva avuto brevi esperienze alle dipendenze di concerie della valle del Chiampo e di avere da qualche tempo, su insistenza dei genitori, intrapreso dei colloqui trattamentali con una specialista psicologa.

In seguito alle dichiarazioni del 25enne i militari dell'Arma si sono portati nell'abitazione familiare rinvenendo i corpi delle vittime e l'arma utilizzata per i delitti. All'interno dell'auto del giovane sono stati recuperati i sacchi di tela ed il materiale (pennelli, vernici, etc.) acquistati nel pomeriggio.

Le indagini sono tuttora in corso di svolgimento da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza – Reparto Operativo Nucleo Investigativo, coadiuvati dai militari della Compagnia di Valdagno e della stazione di Chiampo.

AGGIORNAMENTO ORE 9.30

Moglie e marito sono stati trovati morti nella loro abitazione di Chiampo. Il ritrovamento è avvenuto nella tarda serata di martedì, in via Villaggio Marmi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno subito dato inizio alle indagini.

L'ipotesi più accreditata sembra essere quella del duplice omicidio. Le vittime sono Sergio Gugole e Lorena Zanin.

I carabinieri presidiano la palazzina di via Villaggio Marmi, 3. Pare che il presunto omicida, il figlio 25enne Diego Gugole, sia reo confesso e che abbia portato l'arma direttamente ai carabinieri.

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Sul luogo del delitto è arrivata anche la figlia della coppia uccisa che sta conferendo con le forze dell'ordine.

I vicini descrivono i genitori come persone per bene e gentili con tutti. La voce del duplice omicidio sí è sparsa nel vicinato martedì notte quando via villaggio Marmi si è riempita di auto dei carabinieri e del Suem. Cosí riferisce la vicina Bruna Verola. Il padre del presunto omicida, pensionato, era stato il titolare di una piccola conceria di Chiampo, la Diana.

I vicini si interrogano «con inquietudine sulle modalità con cui il presunto omicida sia sia procurato un'arma da fuoco».

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