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Cronaca Trissino

Spiedi proibiti al ristorante: maxi sequestro della polizia provinciale

L'operazione è nata grazie ad una segnalazione di due volontari della Lipu che hanno notato, in un locale a Selva di Trissino, un'anziana che spiumava esemplari protetti. 100 gli esemplari sequestrati

Un centinaio di uccelli di specie praticamente protette sono stati rinvenuti e sequestrati dagli agenti della Polizia Provinciale nei giorni scorsi.

Tutto è nato dalla segnalazione di due guardie volontarie dell'associazione Lipu, i quali, all'interno di un ristorante di Selva di Trissino, notavano una signora anziana mentre spiumava esemplari di volatili proibiti. Immediato l'intervento del personale della Provincia di Vicenza. In particolare i tre operatori del Corpo di Polizia Provinciale intervenuti rinvenivano, nel corso degli accertamenti e della perquisizione, una trentina di migliarini di palude, inseriti nell'appendice 2 della convenzione di Berna in quanto specie minacciata, pettirossi, fringuelli, fanelli, ballerine, pispole nonché un sacchetto contenente le piume di almeno altrettanti uccelli spiumati in precedenza.

Dai riscontri della documentazione cartacea rinvenuta durante l'azione, sembra che in quell'esercizio commerciale la consumazione di spiedi venisse frequentemente proposta illegalmente e ciò ha determinato la denuncia all'autorità giudiziaria dei due fratelli titolari del ristorante per le violazioni penali inerenti alla detenzione delle specie particolarmente protette e per l'ipotesi di commercio abusivo di fauna selvatica.

Un'operazione importante, durata dalle 22 fino a notte inoltrata, che oltre ai risvolti di carattere ornitologico e penale, ha confermato nei fatti la validità della riforma realizzata nella scorsa primavera, che precisa ambiti e ruoli durante gli interventi congiunti. Tanto che da Renzo Rizzi, portavoce del CPV, arrivano via internet parole di elogio verso il Corpo guidato dal comandante Claudio Meggiolaro: “Un grazie alla professionalità e alla disponibilità dimostrata dagli agenti, che hanno fatto il loro dovere fino in fondo. C'è una viva preoccupazione all'interno delle associazioni di protezione per il fatto che con la riorganizzazione delle province venga disperso il corpo dei guardiacaccia provinciali, che invece ritengo vada salvaguardato in ogni modo”.

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