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Lunedì, 2 Ottobre 2023
Cronaca

Finanziamenti indebiti per aziende fittizie: sei arresti

Una truffa da 3,5 milioni di euro che ha prodotto sei misure cautelari e una ventina di indagati. Ai vertici dell'organizzazione padre e figlio. Avevano aperto sedi anche nel Vicentino

Un'indagine della Guardia di finanza ha prodotto sei misure cautelari per associazione a delinquere. Due persone sono finite agli arresti domiciliari. Si tratta di Graziano e Stefano Molon, padre e figlio con l'ufficio a pochi passi dal tribunale di Padova. Procacciatori di affari ed esperti di contabilità di Padova, agivano di concerto con Graziano Rita e Davide Capatti; obbligo di dimora a Padova per Anna Viola e Simona Proietti, commercialista, che hanno l'obbligo della presentazione alla Pg.

«Il gruppo, guidato dai due Molon - ha spiegato in conferenza stampa il Procuratore capo, Antonino Cappelleri - è sospettato di aver presentato all'organismo statale del Mediocredito fittizie documentazioni che consentivano di ottenere dallo Stato garanzie per prestiti che venivano chiesti alle banche; le società utilizzate per queste operazioni non erano realmente esistenti». 

Le indagini sono scattate nei primi mesi del 2020. Gli indagati acquisivano societa? non piu? operative, che venivano poi formalmente intestate a prestanome, spesso soggetti disoccupati e in diversi casi gravati da precedenti di polizia, attraverso le quali venivano avanzate richieste di finanziamento di ingente valore alle banche. Per accedere ai finanziamenti gli indagati, tra i quali diversi professionisti, predisponevano falsa documentazione contabile e non (bilanci, fatture, dichiarazioni, business plan), utilizzavano sedi legali o unita? locali fittizie, facevano apparire operative le aziende coinvolte simulando false condizioni economico-finanziarie, con contestuale richiesta della garanzia dello Stato, concessa da apposito Fondo a sostegno delle piccole e medie imprese, anche fondi europei. «Per organizzare il meccanismo truffaldino Stefano Moron, coadiuvato dal padre formavano aziende fittizie, con nomi tipo Bf Corporation srl, Eco Trade International srl, Luxury srl, società che in realtà sembrano essere scarsamente operanti e non nelle condizioni di godere dei finanziamenti per le quali servono informazioni documentate non corrispondenti alla realtà».

Telefoni

Moron figlio aveva in dotazione un numero imprecisato di telefoni per cui ogni numero corrispondeva una delle aziende. Nel corso delle indagini e successivamente delle perquisizioni, sono stati ritrovati anche dei congegni che servono per individuare la presenza di cimici o altri apparecchi dediti ad indagini. Un segno che erano ben al corrente di poter essere indagati. Avevano aperto sedi, fittizie, delle loro società in diverse province: in quella di Roma, di Milano, di Arezzo e di Vicenza. 

fonte: (Padovaoggi)

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