Incidente aereo a Guidonia, Thiene piange i due piloti: "Degli amici davvero speciali"
Nello scontro tra due velivoli dell'aeronautica hanno perso la vita il veronese Marco Meneghello e Giuseppe Cipriano. Precipitando, Cipriano è riuscito a finire su un pratone e Meneghello ha evitato le case di un centro abitato. Il sindaco Michelusi: "Siamo vicini al grande dolore delle loro famiglie e di tutti i loro compagni"
C’è un legame stretto tra l’Aeronautica militare e la città di Thiene che ora, dopo la tragedia aerea di Roma, piange la scomparsa dei due piloti del 60° Stormo, il tenente colonnello Giuseppe Cipriano di Taranto e il maggiore Marco Meneghello di Legnago in provincia di Verona. Fu proprio il 60° Stormo a partecipare nel 2019 - con un corso di cultura aeronautica - alle celebrazioni dell’anniversario della trasvolata Roma-Tokyo di Arturo Ferrarin nel 1920. Quattro velivoli dello stesso stormo, i Siai U-208, avevano inoltre volato sopra la città nel 2020 e inoltre gli stessi velivolo, l’anno dopo, hanno sfrecciato sopra i cieli di Thiene con le Frecce Tricolori durante la manifestazione aerea “Flighthiene 2020”.
«Il 60° Stormo ha sempre rappresentato per Thiene e per l'Aeroporto di Thiene una famiglia di persone sempre disponibili, determinate, professionali ... degli amici davvero speciali. Oggi piangiamo Giuseppe e Marco e siamo vicini al grande dolore delle loro famiglie e di tutti i loro compagni», ricorda il sindaco di Thiene Giampi Michelusi.
Come scrive Veronasera, i due piloti hanno onorato la divisa fino all'ultimo e drammatico istante della loro vita, evitando che nell'incidente tra due aerei militari perdessero la vita anche dei civili. Gesti eroici, messi in luce nelle prime ricostruzioni dello sfortunato scontro tra due velivoli dell'aeronautica avvenuto ieri, 7 marzo, a Guidonia, in provincia di Roma. Uno scontro in cui sono appunto deceduti due piloti del 60esimo stormo dell'aeronautica militare, il maggiore Marco Meneghello di 46 anni, nato a Legnago, ed il tenente colonnello Giuseppe Cipriano, 48enne originario di Montalbano Jonico.
Su quanto è accaduto nel cielo di Guidonia, sono in corso due indagini, una dell'aeronautica e l'altra della procura di Tivoli, con ipotesi di reato di disastro aereo colposo contro ignoti. Quello che è certo è che Meneghello e Cipriano erano impegnati insieme ad altri piloti in un'esercitazione. Non è ancora chiaro il come, ma gli aerei del 46enne e del 48enne si sono toccati in volo nella fase che precede l'atterraggio ed entrambi sono precipitati, come riferito da Lorenzo Nicolini di Roma Today.
È stata la prontezza dei due piloti ad evitare che la caduta degli aerei provocasse vittime e gravi danni. Cipriano è riuscito a precipitare in un pratone. Mentre il veronese Meneghello non ha potuto evitare il centro abitato di Colle Fiorito, una frazione di Guidonia Montecelio. Ma con le sue abilità ha però schivato le case, finendo su un'automobile parcheggiata. «Pur essendo in corso i doverosi accertamenti, dalle prime ricostruzioni è ragionevole ipotizzare che il velivolo caduto nella strada di un centro abitato sia stato lì direzionato dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi - ha confermato la procura di Tivoli - Diversamente, una precipitazione sugli edifici ai lati della strada avrebbe causato numerose vittime». Un atto di eroismo evidenziato anche dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia.