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Cronaca Chiampo

Cinque tentate truffe in un pomeriggio. «Dubitate sempre»

Nel comune di Chiampo si sono verificati ben cinque tentativi diversi di truffa a danni di quattro anziane ultrasettantenni e di una impiegata di 52 anni

Telefoni impazziti ieri pomeriggio, venerdì 18 novembre, nel comune di Chiampo. Dall’altra parte cornetta però non c’erano amici, parenti o persone di fiducia, ma truffatori. I carabinieri ricordano di prestare la massima attenzione.

Solo nel corso del pomeriggio di ieri, nel comune di Chiampo si sono verificati ben cinque tentativi diversi di truffa a danni di quattro anziane ultrasettantenni e di una impiegata di 52 anni. Le donne sono state contattate telefonicamente sul loro numero di rete fissa da parte di uno sconosciuto il quale, qualificatosi come carabiniere, avvisava le vittime, con toni decisi, che un loro familiare aveva urgente bisogno di contanti, o anche di monili in oro, per pagare delle spese legali e una asserita cauzione poiché rimasti poco coinvolti in un grave incidente che li vedeva responsabili.

Fortunatamente, tutte le possibili vittime, insospettite dalla chiamata o dalla non corrispondenza di quanto indicato dai truffatori con la loro situazione familiare, interrompevano la conversazione contattando immediatamente la locale stazione dei carabinieri per segnalare il tentativo di truffa subito. Il copione è sempre lo stesso, ovvero quello di instillare nelle potenziali vittime una sensazione di preoccupazione e fretta, puntando su valori affettivi e sul fatto di qualificarsi come carabiniere o operatore delle forze dell’ordine, al fine di ricavare contanti, oro o gioielli.

I Carabinieri consigliano di dubitare, sempre, e ricordano ancora una volta che nessun ufficio pubblico, ente di riscossione, funzionario, tecnico, avvocato, appartenente alle forze dell’ordine è autorizzato a riscuotere denaro in contante, né tantomeno gioielli o oro come contropartita. Già lo scorso mese di maggio, proprio nel comune di Chiampo, questa tecnica di truffa era stata descritta dal comandante della compagnia di Valdagno, il maggiore Danilo Ciampini, durante uno dei tantissimi incontri che l’Arma dei carabinieri organizza con le cosiddette fasce deboli. Sono già state avviate specifiche indagini per risalire agli autori delle tentate truffe.

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