In preda allo sconforto, tenta un gesto estremo: i carabinieri riescono a fermarla in tempo
I militari, giunti sul ponte di Valstagna dopo la chiamata arrivata al 112, hanno trovato due donne, una delle quali che con difficoltà stava trattenendo l'altra
Sabato scorso, al numero unico di emergenza 112, è giunta la chiamata di una persona che, con voce allarmata, segnalava la presenza di una donna sul ponte “Rialto di Valstagna” con chiari intenti suicidi. La centrale operativa, dopo aver individuato la pattuglia più vicina, un equipaggio della stazione carabinieri di Romano d’Ezzelino, composto dall’appuntato Scelto Vincenzo Nugara e dal carabiniere Giuseppe Mosca, l'ha indirizzata in emergenza presso l’obiettivo segnalato. Dopo pochi minuti, giunti sul ponte, i militari hanno visto due donne, una delle quali in evidente difficoltà nel tenere verso di sé l’altra.
Chi aveva chiamato il 112 era una delle presenti la quale ha raccontato che mentre faceva una passeggiata ha notato l'altra donna sul ponte, con chiare intenzioni suicide. L’altra signora, sempre molto turbata, continuava a ripetere di volerla fare finita, che era depressa e che non voleva più soffrire per tale malattia. I due operanti hanno cercato di confortarla, tentando nello stesso tempo di far avvisare un familiare per saperne di più su questa donna, ma soprattutto per farla assistere da una persona cara, in un momento di estrema difficoltà.
In un momento di apparente calma la donna, con uno strattone improvviso, si è liberata dalla presa dei militari raggiungendo il parapetto del ponte, pronta a lanciarsi nelle acque urlando “Lasciatemi stare, voglio buttarmi, sono stanca di soffrire". La reazione dei militari è stata fulminea: sono infatti riusciti a raggiungerla e afferrarla appena in tempo. La donna, però, si dimenava con forza e solo dopo momenti di forte tensione, è stata ricondotta in sicurezza e tratta in salvo per poi essere affidata ai sanitari del 118 che l'hanno condotta presso l’ospedale di Bassano del Grappa.
