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Cronaca

Vicenza da il via contro la tassa di soggiorno: in piazza migranti e Cgil

Ieri, dalle 14 alle 18, oltre venti associazioni e delegazioni di migranti della provincia berica, ma anche di Montebelluna e Padova, sono scese in piazza della Poste a Vicenza. Si tratta della prima manifestazione in Italia

Tanti accenti ma una sola lingua per dire “No alla tassa di soggiorno!”. È questa, infatti, la ragione principale per la quale oggi, dalle 14 alle 18, oltre venti associazioni e delegazioni di migranti della provincia berica, ma anche di Montebelluna e Padova, sono scese in piazza della Poste a Vicenza. Si tratta della prima manifestazione in Italia contro una tassa definita “vergognosa” per il costo, soprattutto in questo periodo di crisi.

Coordinati da Emmanuel Maffi del Dipartimento migranti della Cgil vicentina, numerosi immigrati provenienti da diversi Paesi (dal Pakistan al Bangladesh, dal Senegal al Ghana), hanno preso la parola per raccontare le ingiustizie con le quali sono costretti a fare i conti ogni giorno. Non sono mancati, però, anche i momenti di festa con alcune esibizioni di danza dei membri delle associazioni. Accanto a loro erano presenti la segreteria della Cgil di via Vaccari e l’assessore alla famiglia e alla pace del Comune di Vicenza, Giovanni Giuliari.

Migranti Cgil No Tassa di Soggiorno


“Oggi siamo qui per dire basta a tante  leggi e ordinanze discriminatorie, avanzate anche da alcuni sindaci della nostra provincia- dichiara la responsabile dell’immigrazione alla Cgil berica, Fabiola Carletto -. Penso all’idoneità alloggio adottata del Comune di Montecchio Maggiore o al bonus bebè partito dal Comune di Romano d’Ezzelino. Non possiamo continuare a pensare che il fenomeno migratorio sia un’emergenza”. Gli stranieri in Italia sono più di 4 milioni e mezzo. Il Veneto ne conta circa 500 mila. L’incidenza sul Pil nazionale supera il 10 per cento, mentre per quanto riguarda il trend demografico si supera il 7 per cento. 7 miliardi dei loro contributi vanno alla previdenza.

La campagna “L’Italia sono anch’io” ha raccolto 200 mila firme in tutta la Penisola, relativamente alle proposte di legge sulla cittadinanza e sul voto amministrativo. In Veneto ne sono state raccolte 14mila e solo nella provincia di Vicenza circa 2 mila, più di tutte le altre province venete. “Chi contribuisce alla ricchezza del nostro Paese e paga le tasse – aggiunge Carletto -, deve poter scegliere i propri amministratori. Le seconde generazioni non sono più disposte ad accettare differenze. È dunque necessario che il governo cambi rotta al più presto”. Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil di Vicenza, porta l’attenzione dei presenti su un fatto spiacevole, accaduto nel pomeriggio.

“Poco fa - riferisce – siamo stati avvicinati da due badanti romene che, per aver mangiato un panino in una panchina della città, hanno preso una multa di 350 euro, la metà del loro stipendio. Abbiamo già deciso come fare per impugnare queste due multe e sappiamo che l’amministrazione comunale sarà al nostro fianco. Ma questa vicenda è indicativa di qualcosa che non va sia da un punto di vista culturale che legislativo”. Sulla questione interverrà anche l’assessore Giovanni Giuliari, che, nel frattempo, ringrazia il sindacato perché crede fermamente nella necessità di “prendersi per mano per uscire dalla crisi e fare in modo che la comunità non si chiuda”. Mentre sulla tassa di soggiorno afferma: “È ingiusta e nasce dalla lettura di una realtà completamente diversa. Una parte di questi soldi va a costituire il fondo per il rimpatrio. Ma come, accogliamo e con gli stessi soldi mandiamo via? Questo quesito mette in difficoltà anche noi amministratori, che cerchiamo ogni giorno di tenere unita la nostra comunità”.

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