Salvato dai carabinieri con il cappio al collo
Intervento in extremis del militari di Rosà a Tezze sul Brenta
Durante la serata di martedì i Carabinieri della Stazione di Rosà hanno tratto in salvo un aspirante suicida
nel comune di Tezze sul Brenta.
Intorno alle 19 una telefonata alla Stazione Carabinieri di Rosà avvisa dell’allontanamento da casa di un
soggetto di nazionalità croata con presumibili intenti suicidi, dato il particolare momento di sofferenza
psicologica.
I Carabinieri di Rosà si sono subito mossi in forze, mettendo in campo oltre all’equipaggio già in servizio
altre due vetture formate da personale fuori servizio e richiamato per la specifica esigenza.
I militari di pattuglia, giunti sul posto in pochi istanti, sono stati avvicinati dalla cognata del soggetto, la
quale indicava la direzione di allontanamento. I Carabinieri si sono subito adoperati per le ricerche, in
particolare nella zona della pista ciclabile presente nelle vicinanze: l’intuizione si è rivelata vincente,
consentendo agli operanti di avvedersi di un’ombra vicino ad un albero.
Avvicinatisi, i due militari hanno visto con maggiore chiarezza un soggetto corrispondente alla descrizione
fornita dai familiari, intento a compiere l’insano gesto impiccandosi.
Constatata la situazione di imminente
pericolo, con sangue freddo i Carabinieri si sono precipitati sul soggetto liberandolo dal cappio della corda
che aveva già al collo, mentre stava fissando all’albero l’altra estremità. I militari hanno quindi iniziato
un’opera di persuasione morale al fine di far desistere il soggetto da qualsiasi gesto autolesivo, riuscendovi
nonostante il fortissimo stato confusionale.
Dopo poco è giunto anche l’ulteriore supporto dei Carabinieri della Stazione di Rosà richiamati in servizio,
che hanno proceduto a richiedere l’intervento in loco di un’autoambulanza per il trasferimento in ospedale.
Un’opera non facile quella dei Carabinieri, considerato anche che da successivi accertamenti si è appreso
come il soggetto avesse da poco abusato di psicofarmaci, prescrittigli per alcune sue patologie.
Il soggetto, non più in pericolo di vita, è stato quindi ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’ospedale
di Bassano del Grappa con prognosi riservata.
I familiari hanno espresso sollievo per l’immediato intervento dell’Arma e per la prontezza con cui sono
state scongiurate tragiche conseguenze: pochi istanti di ritardo avrebbero potuto indubbiamente essere
fatali.