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Cronaca

Studente vicentino «accoltellato a Milano»

Sarebbe una rapina il movente della aggressione ad opera di tre giovanissimi patita da un 22enne nato nella città palladiana che ora è in ospedale con un polmone perforato

Uno studente vicentino di 22 anni, è stato «accoltellato» da tre giovani aggressori la sera del 23 febbraio nel quartiere milanese di Villapizzone mentre tornava dalla palestra. I genitori in una accorata nota diramata oggi 25 febbraio, chiedono un fermo «intervento delle istituzioni» affinché episodi del genere, che nel Belpaese sono divenuti frequenti e che stanno angustiando il capoluogo meneghino (il primo cittadino Giuseppe Sala è più volte intervenuto «per stigmatizzare crimini del genere») in modo particolare, trovino una decisiva azione di contenimento. Il giovane vicentino dopo avere conseguito la laurea triennale in ingegneria aerospaziale a Padova, aveva scelto il Politecnico della città di Sant'Ambrogio con l'obiettivo della laurea magistrale in ingegneria. Si tratta di un corso di studi molto qualificato frequentato peraltro da molti veneti.

Di ritorno dalla palestra due sere fa, mentre rincasava, uscito dalla stazione ferroviaria di Villapizzone lo studente, si legge nella nota, è stato avvicinato da tre giovanissimi di origine straniera. I quali con la scusa «di chiedergli una sigaretta» lo avrebbero aggredito «a suon di pugni» con lo scopo di rapinarlo. Portafogli, cellulare e sacca sportiva sarebbero stati l'obiettivo del terzetto. Il quale di fronte alla resistenza dello studente «lo hanno preso a calci» mentre uno di loro, estratto un rasoio, con la lama «lo ha ferito al collo e gli ha inferto un colpo» nell'alto ventre «perforandogli un polmone».

Dopo che i tre sarebbero dileguati con la refurtiva il vicentino, che faticava a respirare, è stato assistito da un'altra persona presente sul posto la quale ha allertato sanitari e carabinieri: il cui intervento «è stato peraltro fulmineo» spiegano i genitori. Poco dopo la vittima è stata ricoverata all'ospedale Niguarda di Milano, dove si trova ancora adesso in osservazione «in condizioni per fortuna non critiche». Ai militari il 22enne vicentino ha poi raccontato i dettagli dell'accaduto sporgendo quindi una regolare denuncia-querela che potrebbe essere integrata nei giorni a venire. Le indagini frattanto «sono già in corso» e gli investigatori «si sono messi immediatamente» sulle tracce dei rapinatori.

«Denunciamo pubblicamente il fatto - scrivono il papà e la mamma - perché lo Stato, le regioni ed i comuni, oltre che la politica, possano attivarsi per fermare un fenomeno, quello delle cosiddette baby gang che non è solo un fenomeno ma è un vero e proprio allarme sociale». Si tratta di parole che hanno un peso particolare visto che il fratello della vittima nel 2021 era stato a sua volta bersaglio di una aggressione, nel caso di specie, nel capoluogo berico.

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