Strage sull'A31: la musica piange Florio Pozza
Il 60enne, nato in Austrlia ma da tempo tornato nella sua terra di origine, era molto conosciuto. Centinaia di messaggi di cordoglio non appena si è diffusa la notizia della sua tragica morte
Ascolta... la senti? La musica!
Io la sento dappertutto: nel vento, nell'aria, nella luce... è intorno a noi, non bisogna fare altro che aprire l'anima, non bisogna fare altro che ascoltare!
E' uno dei tantissimi messaggi che da martedì sera hanno invaso i social network, quando si è diffusa la notizia che il musicista Florio Pozza era una delle 4 vittime che hanno trovato la morte nell'inferno dell'A31.
Pozza era nato in Australia 60 anni fa ma, da tempo, era tornato nella sua terra di origine, a Noventa, dove si era fatto conosce ed amare per il suo talento e per la sua indole, buona e generosa. Le note dei suoi didgeridoo e delle sue chitarre hanno accompagnato centinaia di magiche serate e sono molti quelli che hanno pubblicato foto e video che le documentano.
Florio Pozza era in coda sull'autostrada a bordo della sua Renault Megane quando è stato travolto dal tir che ha spezzato la vita anche di Luciano e Arianna Rossetto, 51 e 17 anni, rimasti intrappolati nella loro Volkswagen Golf. Entrambe le auto hanno preso fuoco senza lasciare loro alcuno scampo.
La quarta vittima è Mourad Bettane, 33enne di origini marocchine residente ad Asti, rimasto coinvolto nel primo incidente, che ha poi innescato la successiva tragedia.