Ha preseguitato la ex per tre anni, in un escalation di violenze fisiche e psicologiche. Venerdì, alle ore 17,30 circa, in Vicenza, viale Verona, a seguito di richiesta pervenuta sull’utenza 112, militari dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile procedevano all’arresto, in flagranza di reato, di M.Z., croato, cl. 1963, domiciliato in città, coniugato, muratore, volto noto alle forze dell’ordine, per stalking, compiuti nei confronti dell’ex convivente, 40enne, di origine rumena, da quindici anni in Italia, badante, incensurata.

Le immediate indagini ricostruivano che, negli ultimi tre anni, con minacce fisiche e verbali, cagionava alla vittima "un perdurante e grave stato di ansia e un fondato timore per l’incolumità propria e della figlia, che vive in Romania, costringendo la donna ad alterare le proprie abitudini di vita fino ad inseguirla e minacciarla di morte al cospetto dei militari". Con una perquisizione, veniva trovato e sequestrato un coltello a serramanico utilizzato in precedenza per minacciare la vittima.

"Si evidenzia come l’uomo, nel tempo, aveva un’escalation dei suoi comportamenti violenti e minatori, che lo portavano ad usare violenza fisica e psicologica nei confronti della vittima, la quale stanca delle continue angherie decideva di interrompere la relazione sentimentale abbandonando il tetto familiare e rifugiandosi in un istituto gestito, in città, da suore - raccontano i carabinieri - Quindi la donna si era già rivolta in agosto alle forze dell’ordine denunciando l’ex compagno ma nemmeno questa segnalazione ridimensionava l'uomo che, cominciava a pedinare la donna, maltrattandola. Provata dal persistere delle violenze nel pomeriggio di ieri la donna sporgeva una seconda denuncia presso la Sezione Volanti della Questura di Vicenza - proseguono - In tale circostanza l’uomo si presentava presso gli uffici di polizia con fare minaccioso e in stato di alterazione fisica venendo allontanato al fine di evitare un contatto con la vittima. Dopo aver sporto la denuncia la donna recandosi sul posto di lavoro veniva inseguita e minacciata dall’uomo che l’attendeva, a bordo della sua autovettura, nei presso del Teatro Comunale".

A questo punto la donna, completamente in preda ad una crisi, chiamava il 113. Giunti in pochissimi istanti, i carabinieri constatavano la presenza della donna e la fuga dell’uomo a bordo della sua macchina. A questo punto, i militari scortavano la donna sul posto di lavoro e, al fine di evitare che l’uomo potesse raggiungere nuovamente la donna, attendevano nelle vicinanze. Infatti dopo pochissimi minuti, mentre la vittima era nell’androne del palazzo ove svolge la sua mansione di badante, sopraggiungeva l’uomo che continuava la condotta persecutoria nonostante fossero presenti i militari, che di fatto impedivano il contatto fisico tra le parti.

Dalle indagini condotte nell’immediatezza dei fatti ed a seguito dell’intervento dei militari del NORM emergevano una serie di ulteriori vicende raccapriccianti: in una circostanza risalente a poco tempo fa l’uomo, dopo l’ennesimo inseguimento e pedinamento, bloccava la donna in strada e con la forza la faceva salire in auto, portandola in una città della provincia, in montagna, ove continuava con le violenze fisiche e verbali, impedendo alla donna di assumere medicinali indispensabili per la sua salute. Solo l’intervento di una coppia di amici, allertati dalla vittima e a conoscenza della situazione scongiurava il peggio. 

Nonostante i numerosi consigli ed ammonimenti l’uomo, in maniera sistematica ed ossessiva, continuava le condotte illecite sino all’ultimo episodio cui scaturiva l’arresto in flagranza di reato. Inoltre, l'aggressore veniva deferito in stato di libertà per “guida in stato di ebbrezza alcolica” poiché, nel corso dell'intervento, i militari accertavano che l’uomo era alla guida della sua Alfa Romeo, in stato di ebbrezza alcolica, quantificata in 2,11 g/l. Quindi oltre all’arresto gli veniva ritirata la patente di guida e autovettura veniva sottoposta a sequestro. Terminate le formalità di rito su disposizione dell’A.G. l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Vicenza.