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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Malo

Imprigionato a mille metri sotto terra: la vita di un 52enne appesa a un filo

E' finito travolto dalle rocce a circa 980 metri di profondità: uno speleologo tedesco è bloccato in una montagna dell'Alta Baviera nell'attesa che i soccorsi lo portino in salvo. Tra loro anche due vicentini

A mille metri sotto terra con pochi viveri, con traumi e fratture e con l’aria che ogni giorno si fa sempre più preziosa: è lo scenario da incubo che nemmeno i registi di Hollywood saprebbero descrivere meglio e che sta attraversando un 52enne speleologo tedesco.

PILOTI APPESI AD UN ALBERO: SALVATI

IL FATTO. Come si legge sul Giornale di Vicenza, l’uomo, in compagnia di altri amici, ad un tratto in una grotta a 980 metri è stato travolto da una parete di roccia che gli ha provocato traumi e fratture, imprigionandolo. Gli amici sono corsi a dare l’allarme e subito si sta mettendo in moto la macchina dei soccorsi: nella delicata operazione prevista, sono 200 i volontari che prenderanno parte alla spedizione tra cui cinque veneti e due vicentini, Stefano Panizzon del Gruppo Speleologi Cai di Malo, e Fernando Saimpò del Gruppo Grotte di Schio che stanno attendendo l’ok delle autorità del luogo. Siccome il tempo in questo caso è molto più che denaro, è vita, la situazione burocratica dovrebbe sbloccarsi già in queste ore.

AGGIORNAMENTI. Secondo quanto si apprende già diversi volontari, anche italiani, avrebbero raggiunto proprio in questi momenti l'uomo percorrendo i circa 3 km di cunicoli utili prima di arrivare a destinazione, tra cui un medico. L'operazione potrebbe richiedere anche giorni prima di esaurirsi definitivamente.

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