Spaccio di coca, dopo l'alt dei carabinieri fugge a piedi abbandonando figlia e moglie in auto
Vedendo i militari, l'uomo avrebbe cercato la fuga. La figlia piccola, secondo gli investigatori, veniva anche utilizzata per coprire l'attività illecita
Un importante colpo nel contrasto allo spaccio di droga è stato inferto nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di San Bonifacio in provincia di Verona. Dopo lunghi e mirati appostamenti, seguendo i canali di approvvigionamento utilizzati dai consumatori di droghe di diverso tipo, nel pomeriggio di martedì gli investigatori hanno intercettato due cittadini marocchini (marito e morglie) nei pressi di Orgiano, in provincia di Vicenza, ritenuti capifila del "giro" di cocaina a San Bonifacio.
Dopo essersi accorto della presenza delle forze dell'ordine, l'uomo avrebbe cercato di scappare a piedi, abbandonando la donna e la figlioletta di pochi anni nell'auto, la cui presenza secondo i carabinieri era funzionale a coprire l'attività illecita. Dopo quasi un chilometro di corsa tra i vitigni, l'indagato alla fine è stato comunque raggiunto e bloccato.
A quel punto è scattata la perquisizione personale dei due, che avrebbe permesso di rinvenire quasi 60 grammi di coca purissima non ancora tagliata addosso alla moglie. L'attività poi è stata estesa anche all’area boschiva dove i due erano stati notati poco prima e, con l’ausilio dei cani antidroga provenienti dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Torreglia, sarebbero stati scovati altri 400 grammi della stessa sostanza stupefacente, che la coppia avrebbe nascosto sotto terra.
Le verifiche si sono poi spostate all'abitazione della coppia e avrebbero consentito di trovare, e sequestrare, sostanza da taglio e materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi di stupefacente. Considerata la vendita al dettaglio, il valore della droga sequestrata secondo le forze dell'ordine sarebbe superiore ai 30 mila euro. L’uomo, M.I., 27enne e pregiudicato, è stato rinchiuso nel carcere di Vicenza, mentre la moglie, E.S. di 30 anni, si trova ora agli arresti domiciliari, entrambi a disposizione dell’autorità giudiziaria vicentina.
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