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Cronaca Via San Bortolo

Spaccate alle auto in sosta, identificato ed espulso un 45enne tunisino

A suo carico una sfilza di precedenti penali per reati di svariata natura, tra i quali furti, ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli, minacce e atti persecutori nei confronti dell’ex coniuge, per i quali aveva scontato una pena detentiva in carcere

Da alcune settimane era ricercato in quanto sospettato di essere l’autore delle “spaccate” ai finestrini delle automobili parcheggiate nel quartiere Laghetto, in zona San Bortolo ed in altre zone della città.  Il modus operandi era sempre lo stesso, attendeva il calare della notte e, dopo aver infranto il vetro delle auto in sosta, prelevava tutto quello che trovava all’interno dell’abitacolo. 

Lunedì pomeriggio, il soggetto in questione era stato notato da una signora in Campo Marzo a bordo di una bicicletta che le era stata rubata qualche ora prima; la vittima aveva quindi segnalato l'accaduto alla Centrale operativa della Questura, che aveva quindi inviato sul posto una pattuglia della Squadra “Volanti”. Gli agenti avevano quindi identificato e fermato l'uomo, appurando che si trattava del sospetto ricercato.

Identificato in T.M. 45enne tunisino, già arrestato e detenuto al carcere di Vicenza, nella nottata di lunedì, dopo che gli agenti delle Volanti lo avevano fermato in città, i poliziotti dell'Ufficio Immigrazione lo hanno scortato al Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo (Gorizia). Il 45enne aveva a suo carico precedenti penali per reati di svariata natura, tra i quali furti, ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli, e con alle spalle un passato di minacce e atti persecutori nei confronti dell’ex coniuge, per i quali aveva scontato una pena detentiva in carcere, verrà prossimamente imbarcato su un volo aereo per il Paese d’origine.

L’uomo, in passato, era già stato destinatario di un Foglio di Via obbligatorio con divieto di ritorno per 3 anni nel Comune di Vicenza. Il questore Paolo Sartori ha quindi emesso nei sui confronti un Ordine di allontanamento dal territorio nazionale

“L’adozione di provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale ed il conseguente trasferimento presso i Centri di permanenza per il rimpatrio rappresentano uno strumento indispensabile dell’azione a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica – ha tenuto a precisare il questore Sartori –  In tal modo, infatti, si evita che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati e privi del necessario titolo per soggiornare in Italia, i quali, con i loro comportamenti, non solo dimostrano di non aver alcuna volontà ed interesse ad integrarsi ed a rispettare le leggi del nostro Paese ma, al contrario, destano particolare allarme sociale nella cittadinanza e compromettono la civile convivenza”.

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