Sermone in italiano, la moschea di Thiene accoglie l’appello di Zaia e Moraglia
Il governatore del Veneto e il patriarca di Venezia avevano chiesto agli imam musulmani che predicassero in modo da fugare ogni dubbio sul messaggio della religione islamica non estremista
Quello che di quanto peggiore contro i cristiani sta accadendo in Siria e in Iraq per mano dell’Isis pare abbia dei collegamenti anche in Veneto, da dove sarebbero partiti alcuni terroristi reclutati per combattere la jihad islamica. Uno scossone che ha mosso anche il governatore del Veneto Luca Zaia il quale subito ha chiesto agli imam che predicano sul territorio regionale di annunciare i sermoni in italiano, per fugare qualsiasi dubbio sugli intenti e sui messaggi che la religione islamica cosiddetta “moderata” dà ai suoi fedeli. Una richiesta nata anche all’indomani del sermone shock alla moschea di San Donà di Piave, dove solo un mese fa lo sceicco Abd Al Barr Al Rawdhi aveva proclamato: “Uccidi tutti gli ebrei”. Non proprio un messaggio di pace. A Luca Zaia gli aveva fatto eco anche il patriarca di Venezia Moraglia.
MESSAGGIO DI SOLIDARIETA'. Così a rispondere presente ci ha pensato la moschea di Thiene che, come riporta il Corriere del Veneto, venerdì tradurrà in simultanea il sermone dell’imam Mohammed Babi, marocchino di 34 anni da sei anni in Italia. Un messaggio che vorrà essere di solidarietà per i cristiani, e in cui la comunità prenderà con forze le distanze dagli estremisti dell’Isis che, ne è convinto lo stesso imam, con le uccisioni, le crudeltà e gli stupri, stanno facendo più male ai musulmani che agli stessi cristiani.
