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Cronaca Thiene

Sequestrano il genero sgradito e lo picchiano a sangue: denunciata famiglia

L'episodio è avvenuto mercoledì. I famigliari della moglie della vittima sono entrati in azione a Trissino. Lui è stato portato a Nogara, nel Veronese, dal padre e dal fratello, mentre lei riusciva a sfuggire alla madre e a chiamare soccorsi

"Questo matrimonio non s'ha da fare", tuonava Don Rodrigo. L'avete fatto? Ve ne pentirete. Così ha agito una famiglia di origine napoletana ma residente a Thiene nei confronti della figlia e del genero, un veronese, ex campione di thai boxe. 

La relazione della giovane con l'uomo, 42enne e di 15 anni più vecchio di lei, non era mai andata giù alla famiglia: secondo loro, il passato un po' "balordo" del veronese non lo rendeva idoneo come futuro marito. I due, però, erano comunque riusciti ad andare avanti e il loro legame era stato consolidato dal matrimonio a marzo. Il nucleo famigliare della 27enne non l'ha mandata giù ed hanno organizzato un agguato vero e proprio a Trissino, dove la ragazza doveva recarsi con il marito ad una visita medica, mercoledì. 

Come una banda sono entrati in azione: i maschi, M.P., 62 anni e M.P., 25,  hanno immobilizzato l'aitante 40enne, grazie all'utilizzo di uno spray al peperoncino, e l'hanno caricato in auto. La madre, S.L., 52 anni, ha tentato di cloroformizzare la figlia ma la giovane si è divincolata ed è riuscita a chiamare aiuto. Da lì sono partite le ricerche dei carabinieri per rintracciare il compagno. 

L'uomo, nel frattempo era stato portato a Nogara, torturato con frusta ed acido muriatico, ed abbandonato, non prima di aver firmato un foglio in cui si impegnava a terminare la relazione. L'uomo è riuscito a chiamare soccorsi e le pattuglie si sono appostate lungo le strade veronesi per intercettare i sequestratori, che sono stati bloccati

L'accusa, per tutti e tre, è di sequestro in concorso, violenze e rapina, per aver sottratto agli sposini in cellulare. 

 

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