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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Valdagno

Padre non accetta la relazione della figlia e la sequestra in casa: arrestato

Fondamentale la richiesta d'aiuto lanciata dal fidanzato della giovane di origine indiana. La loro relazione non era vista di buon occhio dal papà della giovane in quanto il ragazzo (a suo dire) apparteneva ad un gruppo sociale diverso

Un vero e proprio incubo ad occhi aperti per una ventiduenne di origini indiane che da oltre una settimana era stata rinchiusa in casa dal padre fino a quando, nel primo pomeriggio del 7 dicembre i carabinieri della stazione di Valdagno lo hanno arrestato: S.D., 51 anni, dovrà rispondere del reato di sequestro di persona aggravato.

I carabinieri si sono attivati dopo la segnalazione del fidanzato della vittima (anche lui indiano). Il giovane ha raccontato ai militari di non riuscire a contattarla da diversi giorni e che la sua scomparsa sarebbe avvenuta in circostanze sospette.

Due giorni dopo la denuncia, la stessa ragazza, utilizzando di nascosto un vecchio cellulare ormai in disuso, vincendo la paura di essere scoperta dal padre, è riusciuta a contattare il fidanzato. Brevissime e veloci conversazioni, sufficienti comunque a descrivere i terribili fatti e a lanciare il suo grido di aiuto.

Il ragazzo, tra l’incredulità e l’angoscia, si è recato immediatamente dai carabieri che hanno raccolto elementi decisivi per parlare di sequestro di persona, tra cui le improvvise ed inaspettate dimissioni dal posto di lavoro ove la donna lavorava e presso il quale aveva ricevuto recentemente una promozione.

Le indagini hanno permesso di accertare che alla base del sequestro di persona c'era un movente culturale, che avrebbe spinto il padre a non accettare la relazione sentimentale della figlia con l’attuale fidanzato che, seppur delle stesse origini, apparterrebbe ad un gruppo sociale diverso.

Ottenuto un decreto urgente di perquisizione, i militari, nel pomeriggio del 7 dicembre hanno fatto irruzione nell'abitazione della ragazza ponendo fine all’incubo durato oltre una settimana, liberando la vittima che si trovava comunque in buono stato di salute. La vittima è stata infine accompagnata dai militari dell’Arma, presso un centro antiviolenza e poi collocata presso una struttura protetta seguita dai servizi sociali, competenti alla sua tutela.

L’uomo, completate le dovute procedure, è stato ristretto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nella giornata del 10 dicembre è stato convalidato l'arresto.

“La segnalazione è stata determinante per consentire ai carabinieri di svolgere immediati accertamenti, non conoscendo anche le reali condizioni della giovane - ha dichiarato il maggiore Danilo Ciampini della compagnia carabinieri di Valdagno - Ciò ha permesso alla Procura della Repubblica di Vicenza di emettere un decreto di perquisizione, eseguita nell’abitazione dove la ragazza abitava e, nel corso della quale, sono stati acquisiti degli ulteriori elementi di riscontro alla denuncia. Da ciò ne è scaturito l’immediato arresto in flagranza di reato del padre convivente.”

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