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Cronaca

"Scusa se ti ammazzo amore": Vicenza contro il femminicidio

Dopo gli ultimi episodi in Provincia, il decreto legge ad hoc e il brutto primato dello scorso anno che ha visto Vicenza maglia nera nei tentati femminicidi, si discute oggi del tema al festival No Dal Molin, nella giornata dedicata

L’ultimo caso è accaduto solo pochi giorni a Zanè dove un uomo di origini marocchine ha afferrato un coltellaccio da cucina e ha colpito la sua convivente al collo e alla schiena mandandola in ospedale.

SCUSA SE TI AMMAZZO AMORE. Parliamo di femminicidio tema al quale il Festival No Dal Molin ha deciso di dedicare una giornata, quella di oggi  dal titolo "Scusa se ti ammazzo amore", ricca di performance, dibattiti (con la presentazione del libro"io so’ Carmela"), teatro (con "Mentre voi dormite" experiment action rock di Patricia Zanco ed Elli de Moon) per ragionare su un fenomeno che in Provincia e in tutta Italia sta diventando quasi all’ordine del giorno.

DAL 2012 AD OGGI CENTINAIA GLI OMICIDI. Nel 2012 è stato il Veneto ad aggiudicarsi la maglia nera in questo tipo di crimini: in testa c'era Venezia, ma Vicenza aveva conquistato il primato dei tentati omicidi, ben 13, solo 3 dei quali, per fortuna, conclusosi in tragedia. Il più eclatante che scioccò l'opinione pubblica fu quello di maggio quando un domenicano uccise la fidanzata ballerina 26enne, Dillia, massacrandola. L'anno si è concluso, poi, con 115 delitti totali. Un numero che ha tutta l'aria di essere bissato anche in questo 2013 dato che fino ad oggi sono già ben 52 le vittime accertate di questa intolleranza.

IL DECRETO LEGGE E I DUBBI. Numeri che preoccupano e che fanno discutere l'opinione pubblica all'indomani del decreto legge in materia di sicurezza approvato il 20 agosto. Tra le misure approvate vi sono pene più severe per tutti i casi di violenza domestica (compresi gli episodi tra conviventi e non, o tra persone separate) e aggravanti nel caso gli abusi avvengano in presenza di un minorenne o su una donna incinta. Inoltre è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza di maltrattamenti e stalking, l'allontanamento del coniuge violento, l'impossibilità di revocare la querela una volta presentata e la concessione di un permesso di soggiorno temporaneo per le vittime straniere. Misure che hanno suscitato perplessità soprattutto tra gli utenti dei social network e che verranno approfondite anche al festival No dal Molin con le iniziative in programma dalle 18.30: su tutti il dubbio che le misure approvate non bastino perchè alla base di questo tipo di delitti ci sarebbe un problema culturale ampio che il solo inasprimento delle pene non sarebbe sufficiente a domare.

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