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Cronaca Asiago

Ancora scout da salvare, il Suem tira le orecchie ai responsabili: "Ci vuole pianificazione"

In seguito all'ennesimo salvataggio, avvenuto ieri sulla montagna bellunese, Giovanni Cipolotti, direttore UOC Suem 118 Ulss1 Belluno scrive una lettera aperta alle direzioni regionali e nazionali. Casi anche in provincia di Vicenza

“Premetto che condivido gli ideali e lo stile di vita proposti dallo Scoutismo, ed appunto per questo motivo che crede opportuno riproporre una riflessione sulle modalità con cui talvolta alcuni Gruppi scout programmano ed affrontano escursioni e gite nel territorio dolomitico. L'episodio di ieri, che come si ripete, non rappresenta un singolo caso, deve imporre una seria riflessione ai Responsabili regionali e nazionali delle Associazioni Scoutistiche, indirizzata allo sviluppo di una seria e razionale crescita della cultura della frequentazione della montagna, con la pianificazione di un percorso indirizzato alla prevenzione, per evitare che episodi come quello descritto si trasformino, da insistenti e pericolosi campanelli di allarme, in tragici momenti di disperazione”. SULL'ALTOPIANO: SCOUT RECUPERATI A TARDA NOTTE

Non usa mezze parole Giovanni Cipolotti, direttore UOC Suem 118 Ulss1 Belluno dopo l'ennesimo caso di salvataggio di un gruppo scout avvenuto ieri sera, con il Soccorso alpino di Longarone. "I ragazzi erano stanchi, disidratati e male equipaggiati - prosegue - Non solo, si trovavano su un sentiero inserito in un contesto ambientale che gli stessi uomini del Cnsas hanno definito pericoloso ed insidioso. Tutto il gruppo è stato evacuato con l'elicottero, con notevole dispendio di energie e risorse, con una sicura, anche se calcolata, esposizione al rischio da parte dell'equipaggio dell'elicottero e dei soccorritori stessi, scongiurando altresì ulteriori problemi per i ragazzi, che solo per un caso fortuito non sono incorsi in gravi infortuni".

E conclude "La struttura del SUEM di Belluno, con la 2^ Delegazione "Dolomiti Bellunesi" ed il SASV del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto, sono, come sempre, disponibili a fornire supporto per la definizione di idonei modelli di comportamento che non ripropongano il ripetersi di eventi come quello descritto".

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