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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Schio

Schio, sequestrata palazzina occupata abusivamente da migranti

La polizia locale Alto Vicentino è intervenuta in via Pasubio 202 a Schio, dopo le numerose segnalazioni dei vicini, per sigillare l'intera palazzina, di proprietà di un cittadino residente in Francia. All'interno c'erano tre persone, tutti africani. Rilevati allacciamenti abusivi per la fornitura elettrica

Blitz della polizia locale in una palazzina in via Pasubio 202, a Schio, perchè occupata abusivamente. 

Schio: blitz in palazzina occupata (foto pol.loc)



La segnalazione era arrivata dai vicini e, alla fine di settembre, gli agenti contattavano il proprietario dello stabile informandolo della situazione ed invitandolo a sporgere la relativa querela per invasione di edifici. Lunedì 5 ottobre il proprietario, M.M. 59enne residente in Francia, sporgeva regolare denuncia/querela nei confronti della persona che occupava abusivamente l'immobile dal mese di gennaio nonostante altre due denunce sporte in altre sedi e due conseguenti sgomberi già eseguiti. Nella circostanza chiedeva l'immediato sgombero dell'immobile, mettendo a disposizione anche un fabbro per la chiusura degli ingressi. Veniva pertanto organizzato uno specifico servizio per le ore 10 di mercoledì con 8 agenti della polizia locale.

All'interno di una stanza del primo piano dell'edificio veniva trovato, in pieno sonno, R.E.R., uomo 55enne di nazionalità marocchina, lo stesso che occupava abusivamente l'immobile dal mese di gennaio nonostante denunce e sgomberi. All'interno di una stanza del primo piano veniva rilevata la presenza di due uomini intenti a dormire, il primo 33enne di nazionalità marocchina ed il secondo 53enne di nazionalità del Burkina Faso. A carico di quest'ultimo pende un provvedimento di rintraccio emesso dalla Questura di Venezia per irregolarità dell'immigrazione e, per tale motivo, veniva accompagnato presso la Questura di Vicenza. Entrambi riferivano di avere ricevuto ospitalità da parte di R.E.R. e di fornirgli in cambio generi alimentari e poco altro. Constatando il funzionamento dell'impianto elettrico, sia per l'illuminazione che per una piastra elettrica di fortuna sulla quale bolliva un pentolino colmo d'acqua, venivano raggiunti i contatori al fine di verificarli, atteso il fatto che il proprietario aveva chiaramente attestato nella denuncia di avere fatto piombare i contatori elettrici e del gas.

Da un veloce esame, risultava che i sigilli apposti dall'ENEL erano stati forzati e rimossi, consentendo pertanto il furto di energia elettrica. Constatanto lo stato di estrema precarietà degli utilizzatori (piccoli elettrodomestici in pessimo stato, frigorifero, ecc..) ed il correlato grave pericolo di corto circuito e conseguente incendio in grado anche di interessare le vicine abitazioni, veniva richiesto ed ottenuto dall'ENEL di sospendere l'erogazione dell'energia elettrica all'intero immobile per motivi di sicurezza pubblica. Per quanto sopra R.E.R. veniva denunciato alla Procura della Repubblica per invasione continuata di edificio e per furto aggravato di energia elettrica. "Giova precisare - conclude la polizia locale - che il medesimo in passato era stato ospite di Casa Bakhita, dalla quale risulta essere stato espulso per atti violenti. Il 15 luglio si era reso responsabile di una colluttazione con un venditore ambulante del mercato settimanale di Schio, oltre ad essere stato minacciato alcuni mesi prima da un uomo con accetta in pieno centro a Schio. Al fine di impedire che la libera disponibilità dell'immobile potesse aggravare le conseguenze del reato già commesso, si procedeva al sequestro preventivo dell'intero edificio, bloccandone gli accessi anche con la sostizione delle serrature".

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