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Cronaca Schio

Schio, i bulli sfondano il muro, pagano tutti i compagni

Non si trovano i colpevoli dell'atto vandalico all'Ipsia Garbin di Schio. La spesa per le riparazioni di 400 euro ricadrà su tutto l'istituto. 50 centesimi a studente, ma c'è chi non vuole pagare

Al centro della protesta  finisce un muro in cartongesso, sfondato un gruppo di studenti particolarmente irrequieto. Dopo il danno di 400 euro, il colpevole non è stato scoperto e così pagherà l'intero istituto. La cifra che ogni studente dovrebbe sborsare è minima: 50 centesimi, meno di un caffè, ma tra gli studenti c'è anche chi per principio non vuole pagare.

Come riportato da il Giornale di Vicenza, fuori dalle aule sono apparsi i primi cartelli con scritta una frase chiara: "Noi non paghiamo" e tra i banchi è circolato un volantino anonimo: «Riteniamo ingiusta e sbagliata dal punto di vista sostanziale la richiesta di risarcimento collettivo: a chi spetta di individuare i responsabili? Agli studenti o al personale?».

La scuola vive un momento di difficoltà per le scorribande di un gruppo di ragazzi di prima, tra le cui bravate ci sono anche una sedia lanciata addosso a un docente, banchi e gabinetti rovinati e l´aggressione di una bidella per la quale sette studenti sono indagati dalla procura.

 Insensibile alle proteste la dirigente scolastica Marina Maino che al quotidiano ha dichiarato: «Sto solo applicando il regolamento d´istituto e ho consultato i rappresentanti degli studenti, che sono d´accordo. Ad inizio anno tutti firmano un documento di presa in carico del materiale che prevede che chi rompe qualcosa, deve risarcire. Se il danno fosse stato compiuto dentro un´aula, avrebbe pagato quella classe. Ma visto che è stato commesso in uno spazio condiviso, pagheranno tutti».

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