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Cronaca Cogollo del Cengio

Il mistero di Cogollo: i Ris al lavoro sullo scheletro per esami irripetibili

Gli esami per stabilire il dna sui resti non hanno dato al momento risultati "apprezzabili". Resta quindi arbitrario supporre che si tratti di Lucia Manca, la bancaria 52enne di Marcon, scomparsa a luglio

E' un mistero ancora da svelare quello dello scheletro di donna trovato il 6 ottobre scorso a Cogollo del Cengio: gli esami per stabilirne il dna non hanno dato al momento risultati "apprezzabili".

Non si può quindi supporre che le ossa scoperte nel bosco  appartengano a Lucia Manca, la bancaria 52enne di Marcon (Venezia) scomparsa il 7 luglio scorso, la cui indagine si intreccia con quella vicentina.

Dai resti umani - si apprende da fonti investigative - i tecnici del Ris di Parma non hanno potuto al momento ricavare dati certi per stabilire la mappa genetica, e di conseguenza confrontarla con quella della donna veneziana. I Ris stanno lavorando con cautela, trattandosi di test irripetibili, data la scarsità del materiale biologico a disposizione, che potrebbero pregiudicare gli altri accertamenti medico-legali. Sono infatti gli anatomopatologi a dover dare invece risposte su età, sesso della vittima, permanenza del corpo nel luoqo in cui è stato trovato e causa della morte.

I Ris hanno cercato dapprima di estrarre il dna dai tessuti, come i brandelli di pelle; ora passeranno ad esaminare frammenti delle ossa. Per ottenere risposte sul Dna, riferiscono fonti investigative, serviranno altri 7-10 giorni, mentre per il responso dei medici legali bisognerà attendere più di un mese.

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