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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Tezze sul Brenta

Sammy Basso alla Venice Marathon: "Mi divertirò moltissimo"

"Parteciperò per divertirmi, sensibilizzare le persone sulla mia rarissima malattia e raccogliere fondi con il progetto Sammy Runs Venice", queste le parole del 21enne vicentino

Sammy Basso prenderà parte alla Venice Marathon. Il 21enne di Tezze sul Brenta, affetto dalla nascita da progeria (o sindrome di Hutchingson-Gilford, caratterizzata dall’invecchiamento precoce dei tessuti) sarà, infatti, alla partenza della maratona assieme ad un gruppo di amici podisti, che lo condurranno a braccio con una speciale handbike - la Joelette - lungo tutto il percorso.

Sammy sarà accompagnato da gruppo di runner che assieme a lui percorreranno i 42,2 chilometri da Stra (Venezia) al capoluogo regionale. L'obiettivo è quello di raccogliere fondi per la ricerca contro la progeria. Sammy nel 2005 ha fondato l’associazione, la A.I.Pro.Sa.B. (Associazione italiana progeria Sammy Basso) che si propone da un lato di informare le famiglie colpite dalla malattia e di raccogliere fondi per la ricerca su di essa, dall'altro di rendere la progeria più conosciuta.

Anche in occasione della 31^ Venicemarathon Sammy avvierà una raccolta fondi. E’ stata, infatti, aperta in questi giorni la pagina Facebook “Sammy Runs Venice” attraverso la quale metterà in vendita simpatiche magliette nere. “

"Questa è la mia prima maratona e mi sento molto emozionato e contento - racconta Sammy Basso - Quando due mesi fa un gruppo di amici podisti mi ha proposto quest’avventura, ho subito accettato con entusiasmo perché sono sicuro che mi divertirò moltissimo. Sto studiando il percorso e mi sto allenando con il gruppo, anche se il grosso del lavoro lo faranno loro perché io devo solo stare seduto e godermi il paesaggio. La mia Venicemarathon sarà soprattutto un modo per far conoscere la mia rarissima malattia e raccogliere fondi a favore dell’associazione che ho voluto avviare nel 2005"”.

Le sfide come quelle di Sammy non sono nuove in casa Venicemarathon. Nel 2011 Alex Zanardi trainò con la sua hanbike per tutto il percorso l’amico Francesco Canali, affetto da Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), per dimostrare che non esistono sfide impossibili. L’anno successivo, lo stesso Zanardi compì un’altra straordinaria impresa, agganciò la sua handbike a quella di Eric Fontanari, un ragazzo trentino tetraplegico, portandolo con sé lungo tutto il percorso sotto un diluvio infernale.

 

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