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Cronaca

Vicenza, saldi farlocchi sulle felpe: commerciante multato

Le foto della polizia locale smascherano i finti saldi. L'assessore Dalla Pozza: “I controlli proseguiranno per tutelare i consumatori e garantire la corretta concorrenza”

Camicie, maglie, felpe... tutte rigorosamente con lo stesso prezzo. Prima e dopo l’inizio dei saldi. Ma l’inganno, ancora più odioso in tempi di crisi come quelli attuali, non è sfuggito all’occhio attento della polizia locale di Vicenza, anzi alle sue macchine fotografiche che hanno immortalato la merce prima e dopo il 5 gennaio, data d’inizio delle svendite di fine stagione. E il commerciante scorretto, con vetrine in pieno centro storico, è stato puntualmente segnalato al Garante della concorrenza e del mercato che potrà decidere per una sanzione anche di svariate migliaia di euro.

“A fronte della correttezza della stragrande maggioranza dei commercianti di Vicenza – è il commento dell’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza – c’è purtroppo qualcuno che approfitta dell’interesse suscitato dai saldi per aggirare la norma ai danni dei consumatori. Mi auguro che si tratti di casi isolati, che rischiano peraltro multe salatissime, e mi appello a tutti i commercianti perché adottino sempre la massima correttezza nei confronti dei clienti. Sappiano, in ogni caso, che gli agenti della polizia locale continueranno i controlli e i confronti tra i prezzi anche nei prossimi giorni, nell’ottica di garantire la corretta concorrenza e tutelare i consumatori”. I controlli della polizia locale sono scattati qualche giorno prima dell’inizio del saldi di gennaio e proseguono quotidianamente. Ad oggi, su un totale di 62 attività commerciali controllate, sono state elevate 8 sanzioni amministrative. Una è appunto quella per violazione del regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pratiche commerciali scorrette, perché, come hanno dimostrato le fotografie dei vigili, “il prezzo della merce posta in saldo risultava uguale al prezzo originario della stessa merce prima della vendita di saldo”.

A questo proposito, nei giorni scorsi, la polizia locale ha fotografato a campione 36 vetrine di altrettante attività commerciali sia in centro storico sia in alcuni quartieri, prima e dopo l’inizio di saldi, per monitorare il comportamento dei commercianti nell’applicazione effettiva di sconti e ribassi. I confronti, al momento, hanno fatto emergere soltanto questo caso, ma i sopralluoghi proseguiranno fino alla fine dei saldi. Quanto alle altre infrazioni, a due commercianti è stato contestato di non aver indicato il prezzo nella maniera prevista dalla norma, cioè con il prezzo iniziale, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale scontato. In altri due casi non è stato invece indicato il prezzo di vendita della merce esposta nelle vetrine esterne e all’interno del negozio. Due commercianti sono stati pizzicati prima dell’inizio dei saldi, mentre effettuavano vendite straordinarie di abbigliamento in un periodo non consentito. Un ultimo negoziante è stato infine multato nell’ambito di un controllo specifico su sette attività che avevano comunicato di effettuare, in dicembre, una “vendita di liquidazione” al termine della quale è previsto l’obbligo di chiusura per un minimo di sette giorni: in uno solo di questi casi la chiusura non c’è stata ed è scattata la sanzione.

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