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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Asiago

Il gioiello dell'Altopiano è la salamandra aurora e finisce al museo

"La salamandra dorata si racconta in cimbro" è il titolo della conferenza che si è svolta al Museo dell'Acqua in località Kaberlaba, ad Asiago. Recentemente era stata oggetti di un indagine del ministero

 “Il gioiello dell’Altopiano: la Salamandra dorata si racconta in cimbro” è l'evento che è stato dedicato all'animale che vive solo nei boschi dei 7 comuni al Museo dell’Acqua in località Kaberlaba, ad Asiago (VI). Tra i relatori erano presenti il naturalista ed erpetologo Enrico Romanazzi, il naturalista e autore di numerose pubblicazioni di biologia e filogenesi di centopiedi, anfibi e uccelli Lucio Bonato, l’esperto di lingua cimbra Ivan Mosele e Daniele Basso del Gruppo Speleologico Sette Comuni.

La Salamandra Aurora è stata protagonista dell’esposto con cui l’onorevole Zanoni a fine giugno aveva denunciato che in località Bosco del Dosso, tra i Comuni di Asiago e Gallio (VI), era in atto una possibile distruzione del sottobosco per realizzare piste forestali con mezzi meccanici. Erano visibili, infatti, timbri e “martellate” per indicare quali alberi dovevano essere abbattuti secondo i piani di disboscamento.

La zona in questione è l’habitat della Salamandra Aurora (Salamandra atra aurorae), anfibio presente al mondo unicamente sull’Altopiano di Asiago (VI) e su quello di Vezzena (TN). Le operazioni di abbattimento avrebbero messo a rischio la sopravvivenza dell’animale annoverato tra quelli a priorità di conservazione dalla Direttiva 92/43/CEE Habitat. In particolare, ai sensi della sopraccitata Direttiva sono vietati qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata delle specie animali oggetto di tutela e il deterioramento o distruzione dei siti di riproduzione o delle aree di riposo. In base alla Direttiva 2004/35/CEE, inoltre, è necessario adottare azioni di prevenzione e/o di riparazione del danno ambientale su specie e habitat naturali protetti. La legge regionale n. 1/2007, inoltre, vieta espressamente l’apertura di nuove piste forestali ed il transito con mezzi meccanici nelle stazioni di presenza di Salamandra atra aurorae. L’esposto dell’Onorevole Zanoni era stato recapitato alla Commissione Europea, al Ministero dell’Ambiente, al Corpo Forestale dello Stato, alla Regione Veneto e alla Provincia di Vicenza, alla Comunità Montana e ai Comuni di Asiago e Gallio.

In seguito alla denuncia di Zanoni, il Ministero dell’Ambiente ha annunciato l’avvio di indagini e ha richiesto alla Regione, alla Provincia di Vicenza e ai Comuni di Asiago e Gallio di indicare le misure adottate per il ripristino dell’habitat e delle specie presenti da tutelare e quali azioni siano state intraprese per impedire il danneggiamento del Sito Natura 2000 SIC/ZPS. Se la Direttiva Habitat non dovesse essere stata rispettata, il Ministero ha annunciato che il caso della Salamandra Aurora arriverà davanti alla Corte di Giustizia Europea.

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