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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

In arrivo altre rotatorie: ecco come si "affrontano" alla guida

Ormai da anni, nascono come funghi sotto gli occhi degli automobilisti vicentini. Sono le rotatorie: mini, a raso, urbane, chi più ne ha più ne metta. Ecco cosa prevede il codice della strada per la circolazione

In arrivo a Vicenza l'ennesima raffica di rotatorie, come previsto dal bilancio del Comune. Oltre a quella appena terminata a Santa Bertilla, ne verranno realizzate altre, da Bertesinella ad Ospedaletto, e tra via Pecori Giraldi e via Brigata Granatieri. VIABILITA': COSA PREVEDE IL BILANCIO 2012

Ma come si affronta una rotatoria alla guida? Assistendo a certe scene quotidiane nei principali incroci della città, primo su tutti quello dell'Albera, sembra che gli automobilisti non abbiano le idee molto chiare ed, alla fine, prevale la "legge della jungla". In realtà la circolazione nei rondò non è specificamente normato nel codice della strada e si presta quindi a molteplici interpretazioni. A tal proposito il Ministero del Trasporti ha fornito questa risposta (nel 2008):

l’immissione nella circolazione sull’anello delle rotatorie è generalmente regolata con il segnale “dare precedenza” di cui all’art. 106 del Regolamento (DPR n. 495/1992). La realizzazione delle intersezioni a rotatoria è contemplata dal par. 4.5 delle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”, approvate con Decreto 19 aprile 2006 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. n. 170 del 24.07.2006).

Trattandosi di intersezione a raso è ammessa solo tra strade ad unica carreggiata, e cioè extraurbane secondarie, strade locali extraurbane e urbane, e strade urbane di quartiere; è esclusa per strade a due carreggiate, e cioè autostrade, strade extraurbane principali e strade urbane di scorrimento.

La circolazione sull’anello deve essere organizzata sempre su una sola corsia (e deve conseguentemente svolgersi in accodamento). La larghezza dell’unica corsia, appositamente prevista per consentire l’inserimento dei complessi formati da motrice e rimorchio, non giustifica la circolazione in affiancamento, né è prevista dalle norme citate la presenza di più di una corsia. In base al diametro della circonferenza esterna, si distinguono rotatorie convenzionali (tra 40 e 50 m), compatte (tra 25 e 40 m) e mini-rotatorie (tra 14 e 25 m); per sistemazioni con “circolazione rotatoria”, che non rientrano nelle tipologie di “intersezioni a rotatoria” descritte dal par. 4.5.1 delle suddette norme, le immissioni devono essere organizzate con appositi dispositivi.

 

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