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Cronaca

Rosarita Crisafi, la regina delle Barbie "scorrette" è di Vicenza

Migliaia di scatti, raccolti sul web o inviati da altri appassionati da tutto il mondo, dove l'icona della perfezione femminile diventa assassina, dominatrice e tossicodipendente

Collezionare Barbie è una passione comune a decine di milioni di eterne bambine in tutto il mondo. Il fascino della bella bambola, perfetta e longilinea, impeccabilmente "borghese" dal primo all'ultimo accessorio, non da segni di cedimento da mezzo secolo, anche grazie ad opportuni aggiornamenti. 

Per Rosarita Crisafi, vicentina di adozione, Barbie è anche qualcos'altro: "è un veicolo di comunicazione e di riflessione sulla società moderna, tanto potente quanto è diffusa nell'immaginario collettivo". Ed è in buona compagnia. La passione della giornalista/musicista 40enne è collezionare sulla sua pagina Facebook migliaia di immagini dove Barbie si spoglia del ruolo della "ragazza perfetta" e si cala nei meandri più sordidi del contemporaneo, dalla cocaina all'omicidio. Si permette perfino il lusso di invecchiare. 

"La passione è iniziata per caso - spiega Rosarita - Certamente anche io giocavo ed ho collezionato Barbie e, come tutte le bambine, ne sono rimasta in qualche modo influenzata. Crescendo il mio modello femminile è cambiato e quindi, quando mi sono imbattuta per la prima volta in un'immagine in cui la bella bionda nascondeva i resti di Ken nel frigo sono rimasta folgorata". 

Da quel momento è iniziata una ricerca divertita e divertente delle situazioni più strane in cui la bambola è protagonista. Le prime foto sono state trovate con i motori di ricerca, ma poi si sono fatti vivi anche altri appassionati del genere che hanno creato una fitta rete di scambi. 

Barbie: assassina, cocainomane, perfino vecchia

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