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Cronaca

Riorganizzazione: come cambiano le scuole di Vicenza

Pubblicata la delibera che riscrive le scuole superiori vicentine. Soddisfatto il presidente Variati, il cosigliere Franco e l'assessore Donazzan

“Credo che con questa delibera daremo finalmente risposta alle preoccupazioni degli istituti e degli studenti. Il nostro obiettivo era di arrivare a chiudere finalmente, con risposte condivise ed efficaci, una stagione di proteste ed incomprensioni che aveva visto i nostri ragazzi scendere in piazza preoccupati. Abbiamo elaborato una proposta che tenesse conto delle specificità della formazione delle scuole cittadine e non determinasse disagi. Certo, tutto è migliorabile e magari qualcosina può essere ancora rivista, ma quello che ci preme era di provvedere ad una riorganizzazione logica e soddisfacente attraverso il confronto propositivo con i dirigenti scolastici, l'Ufficio Scolastico Provinciale e le amministrazioni comunali”.

Il dialogo, prima di tutto. Il tempo tecnico di preparare la delibera e poi Achille Variati, Presidente della Provincia di Vicenza, consegnerà la proposta sul dimensionamento scolastico cittadino all'Assessore Regionale alle Politiche dell'Istruzione Elena Donazzan. “E' stato un periodo intenso in cui ci siamo seduti al tavolo con tutte le componenti del mondo della scuola. Ci siamo confrontati, per conoscere le rispettive esigenze e trovare soluzioni che oltre a salvaguardare i numeri degli istituti, evitando il sotto dimensionamento, soddisfacessero le necessità della popolazione scolastica cittadina”. Ora l'ultima parola spetta a Venezia, intanto, però, è significativo l'ampio consenso arrivato dai primi cittadini presenti.

Scendendo nel dettaglio, al “Lampertico” resta l'indirizzo odontotecnico, il “Montagna” diventa professionale mantenendo moda ed audiovisivi, oltre al sociale mai in discussione, mentre il “Canova” acquisisce dieci classi di indirizzo grafico dal “Montagna” e perde, su proposta dell'avvocato Domenico Martino, Dirigente dell'ex Provveditorato, “architettura e ambiente” che rimane al “Boscardin”.

Necessaria, su questo ultimo punto una precisazione: “Detto che per noi – sottolinea il Presidente Variati – la strada è quella di un unico liceo artistico, sia chiaro che attualmente i ragazzi che seguono i corsi al Canova continueranno a farlo fino alla conclusione del loro percorso. Chi ha scelto una scuola deve essere salvaguardato. Dal prossimo anno, però, l'istituto non potrà più accettare iscrizioni per questo indirizzo. Questo perché l'Ufficio Scolastico Territoriale è contrario al mantenimento di due corsi praticamente simili in altrettanti istituti tra loro molto vicini e per di più con un numero di studenti iscritti basso”. Soddisfatta anche la Consigliere Delegata alla Programmazione Scolastica Maria Cristina Franco: “E' stato un lavoro complesso e grazie all'ottimo supporto degli uffici della Provincia siamo arrivati ad un dimensionamento che ha mantenuto l'identità degli istituti storici di Vicenza dando chiarezza nell'offerta formativa”.

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