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Cronaca

Alluvione 2010, risarcimenti non giustificati: oltre 2 milioni di euro da restituire

513 cittadini e 155 aziende dovranno restituire complessivamente 2.052.087,60 euro alla Regione. Il Comune di Vicenza dovrà attivare la procedura di recupero delle somme non dovute, avviando una procedura che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2013

Alluvione 2010: 513 cittadini e 155 aziende dovranno restituire complessivamente 2.052.087,60 euro alla Regione. Si tratta di somme percepite come acconto sul contributo per i danni subiti che sono risultate superiori a quanto accertato in seguito ai controlli dei tecnici e alla verifica della documentazione giustificativa presentata. Come è stato sempre detto, infatti, all'acconto, pari al 50% del contributo ammissibile, avrebbe dovuto seguire la presentazione, in sede di saldo, di adeguata documentazione giustificativa delle spese sostenute. I danni stessi, nel frattempo, dovevano essere accertati dal personale tecnico incaricato. ALLUVIONE: QUESTIONE INFINITA

1 novembre 2010: la grande alluvione


L'ASSESSORE “Al termine di queste complesse operazioni – ha dichiarato l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza – la Regione ci impone di chiudere la partita dei rimborsi per la rendicontazione finale, dando il via alla sgradevole ma obbligatoria richiesta di restituzione delle somme. Un'azione che vede il Comune quale braccio operativo della Regione, alla quale dovremo girare tutti gli importi recuperati”.

LA RISCOSSIONE Tocca infatti ai Comuni dei territori alluvionati, secondo le linee guida comunicate dalla Regione Veneto il 14 agosto scorso, attivare la procedura di recupero delle somme non dovute, avviando una procedura che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2013. Nei prossimi giorni, quindi, l'Ufficio danni alluvione del Comune di Vicenza invierà 668 lettere, di cui 513 a privati e 155 a attività produttive, che dettaglieranno la situazione dei contributi di ciascuno, indicando quali siano le somme da restituire alla Regione Veneto attraverso il Comune perché superiori al danno quantificato. Varia la casistica di chi dovrà restituire il denaro: “Nessuno ha fatto il furbo – è la convinzione di Dalla Pozza – , anzi, si tratta di cittadini e aziende che sicuramente hanno subito un danno. La norma, però, impone ad esempio che non abbiano diritto al contributo coloro che hanno ricevuto totale ristoro dall'assicurazione. In alcuni casi, inoltre, aziende che avevano chiesto l'acconto hanno chiuso i battenti: quindi, non avendo fatto i lavori di ripristino, non hanno diritto al contributo. Molti alluvionati, ancora, hanno chiesto acconti per beni e opere che il prezziario emanato dal commissario straordinario nel luglio del 2011 ha valutato meno di quanto essi avevano previsto. Infine, a chi si è fatto i lavori da solo, quindi senza fattura, è stato possibile riconoscere solo il costo dei materiali”.

MODALITA' I cittadini e le aziende che riceveranno la lettera avranno 30 giorni di tempo per versare le somme richieste. Altrimenti, secondo quanto disposto dalla Regione, dovranno corrispondere anche gli interessi legali. In caso di inadempienza al 31 dicembre 2013 il Comune dovrà dare immediata comunicazione alla Regione che provvederà alla riscossione coattiva del credito. Per importi superiori ai 3 mila euro potrà essere concessa una rateizzazione che, in ogni caso, dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2013. Osservazioni e opposizioni motivate andranno presentate entro 10 giorni dal ricevimento della richiesta. Nel frattempo, già domani, ci sarà una riunione operativa in Regione per definire alcuni aspetti procedurali.

PICCOLE SOMME “Il Comune di Vicenza – ha preannunciato l'assessore Dalla Pozza - chiederà quantomeno l'autorizzazione ad escludere dall'iter i debitori di somme inferiori ai 50 euro. Se così' fosse, sarebbero esentati dalla restituzione 20 privati e 3 ditte, e gli uffici risparmierebbero lavoro inutile per il recupero di somme irrisorie. Inoltre chiederò una dilazione nei termini del pagamento, anche se non mi aspetto grandi concessioni. Anche per questo motivo, oltre ad informare le associazioni di categoria dell'avvio di una procedura che potrebbe risultare pesante per i cittadini coinvolti, intendo sensibilizzare i maggiori istituti di credito della Provincia, chiedendo di agevolare eventuali finanziamenti che possano far risparmiare quantomeno gli interessi legali ai debitori”.

I NUMERI Nel dettaglio, tra i 513 privati che devono restituire parte degli acconti alla Regione, il debito maggiore ammonta a 23.891 euro, mentre il debito medio è di 2.043 euro. Il debito più consistente tra le attività produttive ammonta a 39.312 euro, mentre sono 6.965 gli euro che, in media, ciascuna dovrà restituire. In questi tre anni di attività post alluvione il Comune di Vicenza ha trattato, per conto della Regione, 1928 domande di contributo pervenute dai privati e 574 domande di attività produttive. Nei primissimi mesi dopo l'alluvione sono stati erogati acconti per 5.983.084 euro a 1446 privati e 5.327.623 euro a 488 ditte. In sede di saldo sono stati distribuiti 2.254.592 euro a 1029 privati e 2.242.829 euro a 320 attività produttive, mentre sono stati rifiutati 253 contributi a privati e 44 ad attività produttive non aventi i requisiti. Infine133 privati e 55 aziende, pur avendo presentato richiesta di contributo, non hanno chiesto né acconto né saldo oppure in sede di saldo hanno presentato fatture interamente soddisfatte dall'acconto a suo tempo ricevuto.

Per informazioni: Ufficio danni alluvione, Palazzo Trissino, corso Palladio 98 (Martedì e Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle ore 17,00 alle ore 18,30. Numero verde 800-281623.

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