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Cronaca

Vaccini, Zaia impugna il decreto: "No alla coercizione"

La giunta regionale ha dato mandato all'avvocatura: "Sì alla prevenzione, ma con l'informazione"

"Non siamo contrari alla prevenzione, ma meglio l'informazione della coercizione". Con questa motivazione il presidente della Regione Luca Zaia ha annunciato che la Giunta regionale del Veneto ha dato mandato all’Avvocatura regionale per predisporre provvedimento di impugnativa del decreto che ha introdotto introdotto l’obbligatorietà di 12 vaccinazioni entro i primi 16 ani di vita.

“Non siamo contro i vaccini, nè intendiamo metterne in discussione la validità scientifica – ha spiegato Zaia – ma siamo contrari alle modalità coercitive che inquietano i genitori e finiranno per favorire l’abbandono della scelta vaccinale. Alle legittime preoccupazioni delle mamme e dei papà per un programma di vaccinazioni così concentrato, e per certi versi immotivato, non si risponde con l’imposizione dell’obbligo e le multe, ma con l’informazione e il dialogo. Mi auguro che il Parlamento, in sede di conversione del decreto legge, abbia a modificarlo. In caso contrario, la Regione Veneto impugnerà anche la legge.

Tra l'altro ignora il vincolo di stipulare prima una intesa con le Regioni per definire le modalità applicative e ripartire i costi del piano di vaccinazioni di massa. Tant’è che non ci sono nemmeno i tempi tecnici, le strutture e le risorse per applicare da subito le disposizioni governative”.

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