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Cronaca Recoaro Terme

Recoaro, fiamme all'hotel del profughi: "Se sono dolose, segnale da non sottovalutare"

Il commento del comitato Prima Noi, sorto nei mesi scorsi, a proposto del piccolo rogo che si è sviluppato all'hotel Bersagliere, dove dovranno arrivare alcuni richiedenti asilo

Il comitato di cittadini PrimaNoi, avuta la notizia delle fiamme che si sono propagate all'interno di una stanza dell'albergo al Bersagliere a Recoaro Terme dove saranno trasferite decine di sedicenti profughi, nell'annunciare che una delegazione parteciperà domani sera all'incontro al teatro comunale promosso dal Sindaco della città termale, non si sbilancia visto che "al momento non si sa con certezza se le fiamme siano di natura dolosa o incidentale".

"Se fosse confermata la natura dolosa sarebbe un segnale che consigliamo alle autorità di non sottovalutare visto il clima già pesante che si respira in tutto l'alto vicentino" - è il monito di Alex Cioni congiuntamente a Giuseppe De Marchi e Leonardo Collareda del comitato. Secondo PrimaNoi il trasferimento a Recoaro di una cinquantina di immigrati, dopo quanto accaduto tra Schio e Valli del Pasubio in questi giorni a causa delle proteste degli immigrati, "è l'ennesima dimostrazione che non sarà possibile gestire serenamente e con efficacia questi continui arrivi di clandestini nel territorio vicentino. Piegarsi quindi al compromesso con la Prefettura per una sorta di realpolitik - concludono - significa accettare i diktat del Governo Renzi che, invece di attuare delle serie politiche di respingimenti, apre le porte a chiunque salga su di un barcone. Quanto sta accadendo in Italia e in Europa è una vera e propria invasione supportata non solo dal circo della politica di casa nostra e dai circoli culturali dei salotti buoni ma anche dalla Chiesa che ha confuso il senso profondo della carità cristiana per aderire all'ideologia di un peloso buonismo" - hanno concluso i cittadini del comitato PrimaNoi.

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