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Cronaca Nanto

Rapinatore ucciso, famiglia chiede danni ma è "Io sto con Stacchio"

Mentre da Fontanelle, nel Trevigiano, la famiglia Cassol è intenzionata ad avere giustizia, si moltiplicano le iniziative di solidarietà nei confronti del benzinaio, che dichiara "Lo rifarei" e finisce sotto scorta

"Io sto con Stacchio". E' un coro unico quello che si leva da ogni angolo del Vicentino e non solo. Si moltiplicano le iniziative di solidarietà per il benzinaio che, martedì sera, ha ingaggiato una sparatoria con un commando che voleva rapinare la gioielleria Zancan, a Ponte di Nanto. Il bilancio di quegli 8 minuti di violenza è di una vittima, Albano Cassol, nomade 41enne, nato a Vicenza ma residente a Fontanelle, nel Trevigiano. 

Ed è proprio da lì, dal campo nomadi, che parte il grido di richiesta di giustizia da parte dei congiunti del rapinatore: "Chi ha sparato deve pagare, come chi istiga alla violenza". La famiglia Cassol è in contatto con un legale e si costituirà parte civile nel processo che vedrà Graziano Stacchio imputato di "eccesso di legittima difesa". La  paura degli inquirenti, però, è che tra i nomadi possa esserci qualcuno che vuole farsi giustizia da sé, tanto da fornirgli una scorta. Dal canto suo l'uomo, pur nel dolore per quanto successo, dichiara che "rifarebbe tutto". 

A sostegno di Stacchio, è partita una raccolta firme, arrivata già a quota 500, ed è stato aperto un conto corrente per affrontare le spese legali. Una raccolta fondi è stata lanciata anche da Confcommercio Vicenza. Il sindaco di Albettone, Joe Formaggio, dopo aver fatto stampare le oramai famossime t-shirt, sta organizzando una "marcia della giustizia", in programma martedì a Ponte di Nanto. 

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