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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Viale Riviera Berica

Rapinarono orafi e furgoni portavalori: condannati ex mala del Brenta ed "eredi"

Erano stati gli artefici di molteplici rapine nel Veneto, due delle quali in Riviera Berica. Il gruppo di fuoco, utilizzava mitra e attrezzature militari. Erano considerati gli eredi di Felice Maniero

Un'organizzazione paramilitare per compiere assalti a furgoni portavalori ed a orafi. Nell'ottobre dello scorso anno, furono una decina a finire in manette, due dei quali noti alle forze dell'ordine per essere ex mala del Brenta, e tutti residenti in quella zona che fu il regno di Felice Maniero e i suoi. L'operazione venne battezzata "Mask" perchè, oltre ad essere armati fino ai denti, i banditi, durante i colpi, indossavano maschere in lattice. 

Mercoledì alcuni membri della banda sono comparsi davanti al Gup che ha comminato loro, i fratelli C. e M. C., rispettivamente di 67 e 42 anni; D. F., 59 anni, M. G., 48 anni e di F. M., 39 anni, pene tra i due e i tre anni di carcere, oltre a pene pecuniarie. Assolto L.F., 48 anni, fratello di uno dei condannati. 

Erano un gruppo compatto, senza capi e scagnozzi, ben organizzato e armato, che univa vecchie e nuovi professionisti delle rapine. Le indagini dei carabinieri di Vicenza e Bassano unite allo sforzo dei comandi di Padova e Venezia erano riuscite a collegarli a diverse rapine dopo che il loro arsenale era stato scoperto nel garage dell'abitazione del loro addetto alla logistica, un dirigente di medio livello di una nota ditta di trasporti e portavalori, fino all'irruzione dei carabinieri, ancora incensurato. I militari trovarono i temibili Ak 47, ma anche pistole, spesso provenienti dal cinturone delle guardie armate rapinate in passato, giubbotti antiproiettile e chiodi "Spikes" pronti a bucare le gomme agli inseguitori.

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