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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Viale della Stazione

Lo adescano in stazione, lo rapinano e lo ricattano: due in carcere

L'operazione della squadra mobile di Vicenza ha portato due arresti ed una denuncia, ma non è finita qui. Grazie alle immagini delle telecamere del centro e delle Poste si cercano i complici

Aveva convinto un vicentino a seguirlo per fare il giro dei bar del centro, ma poi l'ha fatto cadere in una trappola per rapinarlo ed esorcergli ulteriore denaro. La squadra mobile ha arrestato due ventenni marocchini naturalizzati italiani, denunciato a piede libero l'"adescatore" e sta ancora cercando i due complici dell'azione criminale, tramite le immagini delle videocamere del centro e delle Poste

La vicenda risale alla serata di sabato, quando un 29enne proveniente dalla provincia si era trovato da solo in stazione per il "pacco" che gli era statpo tirato da alcuni amici. Qui incontra un 19enne marocchino con la cittadinanza italiana, A.A., che lo convince a seguirlo nel centro storico. Dopo aver bevuto in alcuni bar, sempre mandando messaggi e chiaccherando al telefono nella sua lingua, il giovane lo porta in contrà Pedemuro San Biagio ed, imboccando una laterale, accade l'aggressione.

Dal buio sbucano altri tre ragazzi che immobilizzano il 29enne e, minacciandolo con un coltello, lo costringono a consegnare il portafogli, il telefonino ed il bancomat, di cui si fanno dire anche il codice. Due della banda vanno immeditamente a prelevare 540 euro alle Poste e poi ritornano in Pedemuro, dove l'uomo viene trattenuto. Tolgono la sim dal cellulare e gliela riconsegnano, chiedendogli 1000 euro per riavere il cellulare.

In qualche modo, il rapinato raggiunge la questura e sporge la prima denuncia, per poi perferzionarla la mattina dopo. E' in quel frangente che gli agenti gli chiedono di collaborare per incastrare la banda. Viene fissato un appuntamento con i criminali per la domenica pomeriggio alle 2.30. Con un po' di ritardo si presentano in due e, grazie al gesto convenuto, due agenti in borghese intervengono. Uno di loro, pregiudicato, aveva partecipato anche alla rapina ed è finito al San Pio X, l'altro è stato posto ai domiciliari per estorsione. Il numero con cui la banda si era fatta sentire apparteneva proprio all'"adescatore" cugino di uno degli arrestati, ed è stato denunciato.

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