rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Piazza San Lorenzo

Rapina a mano armata in centro storico: individuata la baby gang

Le indagini hanno portato alla scoperta di un gruppetto di otto ragazzi ben affiatato e organizzato. Le loro vittime erano coetanei o ragazzi, sempre giovani, ma ben più grandi di loro

Individuata dai carabinieri la baby gang che lo scorso 20 gennaio, aveva seminato il panico in piazza San Lorenzo. Le indagini sono partite proprio dall'aggressione perpetrata nei confronti di 4 minori aggrediti e derubati di una collana d’oro con ciondolo e poi rivenduta in un compro-oro della zona.

Da una prima visione delle immagini delle telecamere di video sorveglianza e quelle private i carabinieri hanno individuato gli aggressori. Si sono quindi focalizzati su alcuni dettagli degli indumenti e degli accessori indossati, delle sembianze fisiche, incrociando le informazioni con quelle derivanti anche da alcuni social network. Il tutto ha portato all'individuazione di un gruppetto di otto ragazzi facenti parte di un “gruppo affiatato e ben organizzato” di giovanissimi dedito alla commissione di aggressioni e rapine ai danni di coetanei o di ragazzi, sempre giovani, ma ben più grandi di loro.

I militari hanno avuto modo di documentare come i singoli si facevano “forza” attraverso il gruppo di appartenenza per effettuare senza esitazioni le proprie “scorribande”.
In particolare, nelle abitazioni di alcuni dei soggetti minori indagati, sono state rinvenute due pistole sceniche di cui una è stata impiegata nella rapina del 20 gennaio scorso, diversi capi d’abbigliamento indossati al momento dei fatti, coltelli e spray al peperoncino.

I carabinieri di Vicenza stanno inoltre indagando per episodi simili verificatisi in passato con lo stesso modus operandi e, pertanto, invitano eventuali, ulteriori vittime di fatti simili a denunciare l’accaduto.

“A prescindere dalla vicenda oggetto delle indagini dei carabinieri di Vicenza - spiega il comandante provinciale dei carabinieri di Vicenza, il colonnello Giuseppe Moscati - occorre una riflessione, in generale, sulla fondamentale importanza del ruolo della famiglia, della scuola e di tutti quei soggetti, Enti, Istituzioni, che contribuiscono in modo valoriale alla formazione dei nostri ragazzi, quali cittadini, protagonisti in positivo e futuro del Paese. In tale ambito, l’Arma dei carabinieri, da tempo, ha avviato un progetto in campo nazionale, con conferenze nelle scuole e visite degli studenti nelle caserme, finalizzate a trattare tematiche di estremo interesse per i ragazzi: droga, alcool, incidenti stradali, bullismo, ambiente e altro ancora. Né manca, a riguardo, la partecipazione di Enti religiosi, scrittori, studiosi, tutti in vario modo decisi a fornire un contributo di sensibilizzazione, per meglio orientare i comportamenti e le scelte di vita di chi è ancora in fase di formazione”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rapina a mano armata in centro storico: individuata la baby gang

VicenzaToday è in caricamento