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Cronaca

Truffe agli anziani, 3 nel giro di pochi di giorni: 2 da migliaia di euro e una fallita per una pura fatalità

Come un fiume in piena gli sciacalli che colpiscono le persone più indifese si sono scatenati. In un caso il raggiro a fruttato agli squallidi truffatori 60 mila euro, in un altro 10 mila. Salva, per una coincidenza fortuita una terza vittima

Nemmeno il tempo di diramare l'avviso della questura di Vicenza e gli sciacalli si sono da subito messi al lavoro. Negli ultimi giorni sono stati 3 gli attacchi dei truffatori ai danni di anziani. In un caso il bottino incassato dai malviventi a una pensionata è stato di ben 60mila euro, praticamente i risparmi di una vita, in un altro - ai danni di una 78enne - 10mila tra contanti e monili in oro.  E nell'ultimo, solo per un puro caso - la signora aveva già preparato la busta ma si è chiusa per sbaglio fuori casa facendo allontare la truffatrice - il colpo non è stato portato a segno.

I RISPARMI DI UNA VITA FINITI NELLE MANI DI UNA BANDA

Dei tre casi, quello più grave - denunciato al commissariato di Bassano - ha visto come vittima una 85enne. La subdola tecnica è arcinota: quella dell’incidente stradale. Lo scorso martedì una bassanese, che vive da sola, ha ricevuto la telefonata di un finto avvocato, il quale l’avvisava del fatto che il figlio aveva causato un incidente stradale e per questo era stato incarcerato. «Per il rilascio servono dei soldi – ha aggiunto il malvivente  - e passerà un nostro uomo di fiducia a ritirarli». La cifra richiesta per le inesistente cauzione e per le fantomatiche spese legali è altissima: 100mila euro.

L’anziana, presa dall’angoscia, ha raccolto ben 60mila euro, i risparmi di una vita che aveva nascosto in casa. Puntuale lo squallido individuo si è presentato alla porta e la donna gli ha consegnato una busta con il contante. Il criminale ha preso in consegna i soldi e se l’è immediatamente svignata. Solo dopo la pensionata, sentendo il figlio, si è accorta di essere stata vittima di un terribile e ben congegnato raggiro, ideato apposta per far leva sui sentimenti più profondi dei malcapitati di turno, chiaramente scelti con accuratezza tra le fasce più deboli della popolazione. Alla signora, che ha subito un colpo non solo economico ma anche emotivo senza precedenti non è rimasto altro che chiamare il 113. Le volanti del commissariato sono subito arrivate sul posto e stanno conducendo accurate indagini per cercare di risalire ai responsabili.

IL FINTO INVESTIMENTO DELLA DONNA INCINTA

Il giocare sugli stati d’ansia delle persone anziane è il principale mezzo usato dai criminali. E, nonostante i ripetuti avvisi di non dare mai soldi agli sconosciuti perché in nessun caso sono previste le modalità proposte da sedicenti medici, avvocati o rappresentanti delle forze dell’ordine, il raggiro riesce sempre.

Nel caso della truffa telefonica addotta nei giorni scorsi, i criminali si sono però azzardati a provare uno stratagemma ancora più subdolo, spacciandosi per il figlio di una 78enne vicentina. Al telefono, il malvivente ha spaventato l’anziana dicendo di aver investito una donna incinta e che gli servivano dei soldi per rimediare al guaio.

In una telefonata successiva, sempre fingendo di essere il figlio, il truffatore è arrivato a dire alla donna che l’investita aveva perso il bambino e che serviva urgentemente una somma di denaro. A ritirarla ci avrebbe pensato una conoscente. La complice, anche in questo caso,  è arrivata puntuale alla porta della pensionata la quale, in preda al panico, aveva preparato una busta con dentro soldi e contanti e oro per un totale di circa 10mila euro. Come da copione , la sciacalla è poi sparita e alla vittima non è rimasto altro che fare denuncia ai carabinieri.

IL COLPO FALLITO PER UN PURO CASO

Nella mattinata del 24 novembre, a Bassano del Grappa, una 84enne ha ricevuto una chiamata di una persona che si è spacciata per suo figlio. L’uomo ha avvisato la donna di aver avuto un incidente, chiedendole denaro e preziosi per evitare conseguenze giudiziaria. A ritirare il tutto ci avrebbe pensato un’amica che sarebbe arrivata breve.

L’anziana, non del tutto convinta , ha chiamato al telefono il nipote  (il figlio di suo figlio) per chiedere notizie del figlio. La malcapitata non sapeva che il criminale, dall’altro capo, non aveva riagganciato il telefono, trovando così di nuovo il truffatore che – spacciandosi questa volta per il nipote – confermava il sinistro stradale.

Subito dopo l’anziana ha ricevuto un’altra telefonata da un finto carabiniere che avvalorava l’accaduto. Fugate le ultime riserve, la donna ha quindi preparato la busta con denaro e ori di famiglia. Quando la complice dei malviventi ha suonato il campanello, presa dalla confusione e dallo spavento la pensionata è uscita, chiudendosi inavvertitamente la porta di casa alle spalle, restando in questo modo chiusa fuori perché senza chiavi. Un  colpo di fortuna, visto che la busta che doveva consegnare era rimasta in cucina. E così la malvivente se n’è andata a piedi senza portare a termine il piano criminoso.  

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