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Cronaca

Lotta a racket e prostituzione: Variati mette off-limits la città

Divieto di esercizio di prostituzione in alcune aree della città, il sindaco Variati: "Oggi ho firmato un'ordinanza coraggiosa per salvaguardare dal degrado la nostra città"

Il sindaco Variati ha firmato oggi un ordinanza contingibile ed urgente, che entrerà in vigore domani, con la quale viene vietato l’esercizio della prostituzione all’aperto in alcune aree residenziali della città particolarmente colpite da questo fenomeno.

LE ZONE Queste le vie interessate: la zona compresa tra la linea ferroviaria Milano-Venezia, via Milano, viale Mazzini, via dei Cairoli, viale del Mercato Nuovo, viale Crispi, Strada delle Cattane, viale del Sole, viale del Sole raccordo nordovest, strada Padana verso Verona, via Vecchia Ferriera, strada della Carpaneda; un’altra zona è racchiusa da corso San Felice e Fortunato, viale Roma, viale Ippodromo, piazzale Bologna, l’intera area di Campo Marzo; inoltre l’ordinanza considera anche via Ponte Furo, piazzetta San Giuseppe, piazzale della Stazione, viale Venezia, viale Eretenio, contrà Mure Pallamaio, viale Margherita oltre che il perimetro compreso tra via dello Stadio, via Bassano, viale GG. Trissino, Campo de Nane, via Zanecchin.

VARIATI “Con i poteri di ufficiale di governo oggi firmo un’ordinanza coraggiosa – spiega il sindaco Achille Variati -. Un’ordinanza contingibile ed urgente che viene emessa anche grazie al coraggio del Prefetto che ha rilasciato la sua autorizzazione esprimendo un parere favorevole. E indispensabile è il coraggio e la collaborazione di tutte le forze dell’ordine, polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, su cui registro l’impegno del Questore. Ieri, durante il confronto avvenuto nel comitato di ordine pubblico,- continua il sindaco - è emersa la necessità di emettere un provvedimento per fermare la situazione di progressivo degrado che si sta vivendo in alcune zone della città provocato dalla prostituzione su strada. Ho ritenuto necessario emettere ora questa ordinanza visto il recente gravissimo episodio di cronaca sfociato in una sparatoria a Borgo Casale e considerata anche la massiccia presenza di forze dell’ordine in città in questi giorni. E’ ovvio che l’ordinanza avrò bisogno di una continuità e per questo ho scritto al ministro Maroni, oltre che per metterlo a conoscenza del provvedimento, anche per chiedere una presenza stabile dei baschi verdi a Vicenza e per sollecitare le necessità di aumento di organico delle forze di polizia della questura.” “Il ministro Maroni, durante l’incontro con noi sindaci, aveva promesso l’emissione di una legge sulla sicurezza urbana entro luglio – conclude il sindaco chiarendo ulteriormente la necessità di emissione della nuova ordinanza -; in realtà non se ne parlerà fino a settembre e ottobre. Ho quindi ritenuto di procedere con la nuova ordinanza perché la città di Vicenza, specie dopo i recenti e gravi fatti di cronaca, non può e non vuole attendere oltre”.

L'ORDINANZA Sarà in vigore da domani, sabato 6 agosto, fino al 31 gennaio 2012, prevede che nelle aree segnalate sia vietata la prostituzione. Quindi non sarà consentito sostare, adescare clienti e sarà vietato anche qualsiasi atteggiamento o modalità comportamentale che possano suggerire l’intenzione di esercitare l’attività della prostituzione consistente nell’offerta di prestazioni sessuali a pagamento. “Non essendo vietata per legge la prostituzione su strada – ribadisce il sindaco -, non posso vietarla nell’intero territorio comunale. Pertanto ho deciso di impedirla in una parte di città, quella particolarmente colpita e degradata da questo fenomeno e dai suoi corollari di disordine, microcriminalità e persino violenza, come abbiamo visto nei giorni scorsi. L’obiettivo del provvedimento è l’allontanamento delle prostituzione su strada e di conseguenti comportamenti attigui in queste aree auspicando uno spostamento della prostituzione in aree non residenziali”. La violazione dell’ordinanza prevede un’ammenda stabilita dalla giunta nel massimo della possibilità di legge, pari a 500 euro, e l’immediato allontanamento. Se la persona non ottempera all’ordine, stabilito attraverso verbale con conseguente identificazione, verrà applicato l’articolo 650 del codice penale che comporta la denuncia penale per inottemperanza all’ordine dell’autorità. A partire dall’entrata in vigore dell’ordinanza, per le prime 48 ore i trasgressori verranno invitati con verbale ad allontanarsi e a cessare il comportamento vietato; solo se l’obbligo non verrà rispettato le forze dell’ordine applicheranno la sanzione amministrativa. Una primissima fase che ha come obiettivo la piena informazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso sulla nuova ordinanza.

 

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