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Prostituzione, chiusi tre centri massaggio

I locali si trovano a Vicenza e a Bassano. Un cliente è stato beccato sul fatto dai poliziotti

Tre centri massaggi chiusi per prostituzione. È il risultato dell’operazione di polizia effettuata nella giornata di ieri, mercoledì 26 ottobre, estesa a tutto il territorio provinciale, in particolare nei comuni di Vicenza e di Bassano del Grappa, e finalizzata alla prevenzione ed alla repressione dei reati in generale e, nello specifico, mirata a tenere monitorato il fenomeno della prostituzione esercitata con la copertura di altre attività commerciali, nonché a sanzionarne gli eventuali aspetti delinquenziali che ad esso sono strettamente correlati.

Dopo aver proceduto ad un attento monitoraggio, anche attraverso l’analisi dei siti internet presenti sul web contenenti annunci dedicati a pubblicizzare forme occulte di prostituzione, gli agenti delle varie divisioni della questura hanno effettuato specifici controlli su tutto il territorio della provincia di Vicenza. Le attività di controllo hanno riguardato anche i clienti.

Nel pomeriggio di ieri, pertanto, personale della divisione di polizia amministrativa e della squadra mobile della questura, del commissariato di Bassano del Grappa, delle polizie locali di Vicenza e Bassano, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dei vigili del fuoco e del servizio igiene e sanità pubblica delle Ulss 7 e 8 hanno effettuato una serie di ispezioni simultanee in tre centri massaggi dislocati nel capoluogo ed a Bassano del Grappa.

I centri massaggi ispezionati, gestiti tutti da cittadini cinesi, si trovano, rispettivamente, in strada Cà Balbi e in via Divisione Folgore a Vicenza, mentre non è nota la via del terzo centro, a Bassano del Grappa.

Gli accertamenti e le attività informative hanno consentito di stabilire che all’interno dei centri massaggi venivano prospettate prestazioni sessuali pubblicizzate con invitanti annunci online, corredati di fotografie, su siti dedicati ad accompagnatrici ed escort. Nel dettaglio, a seguito di annuncio con foto e testo espliciti per il tipo di “servizio” proposto, il cliente veniva invitato, a seguito di contatto telefonico, presso uno dei centri massaggi individuati, dove poteva quindi usufruire della “prestazione” desiderata.

Le attività lavorative sono state sospese ed i locali nella disponibilità dei due centri massaggi di Vicenza sono stati chiusi in via cautelativa per le gravi violazioni della normativa a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori accertate, anche in considerazione del fatto che è stato riscontrato l’assoluto mancato rispetto delle basilari norme di sicurezza e la totale mancanza di qualsivoglia documentazione autorizzativa.

Nei confronti dei due centri massaggi vicentini, pertanto, sono state contestate dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro 60 mila euro circa di sanzioni per ciascuno di essi. L’attività di uno di questi centri, inoltre, è stata chiusa anche per irregolarità relative all’impiego di personale senza contratto di lavoro. Per questa ulteriore violazione, quindi, è stata contestata una sanzione supplementare di 10.500 euro.

Ben più grave la situazione riscontrata nel centro massaggi di Bassano del Grappa. Qui il personale impiegato nei controlli, dopo aver fatto ingresso nel centro ed aver sorpreso due ragazze in abiti succinti, ha effettuato una verifica nelle stanze adibite al massaggio, trovando in una di esse chiusa dall’interno. È stato quindi intimato agli occupanti di uscire dalla stanza. Dopo avere aperto la porta, ne sono usciti una giovane donna cinese vestita solo con un camice di colore rosa, senza indumenti intimi rimasti a terra sparpagliati, e un uomo.

Quest’ultimo ha ammesso di essersi recato al centro massaggi dopo aver trovato il recapito su di un sito di messaggistica pubblicitaria, con la certezza di poter usufruire, oltre al massaggio, anche di un rapporto sessuale. Nello specifico, la donna, dopo avergli praticato il massaggio alla schiena al prezzo di 50 euro, gli ha proposto un rapporto sessuale, per il quale l’uomo avrebbe versato ulteriori 50 euro. Il predetto ha dichiarato anche che era la terza volta che usufruiva di tali prestazioni all’interno di questo centro massaggi.

La donna ha confermato in seguito sostanzialmente le dichiarazioni del cliente, dichiarando di aver lasciato il denaro ricevuto per la prestazione sessuale in un cassetto vicino alla consolle, nella disponibilità della proprietaria del centro massaggi, tale W.H., cittadina cinese di 45 anni, con precedenti di polizia per sfruttamento della prostituzione.

Nel seguito del controllo è stato individuato, all’interno di una seconda stanza, un cliente in attesa, il quale ha dichiarato di trovarsi al centro massaggi per usufruire di una prestazione sessuale dopo aver trovato l’annuncio all’interno di un sito di incontri per adulti.

La successiva attività di polizia giudiziaria ha consentito di rinvenire, custodita all’interno dei locali del centro massaggi, il denaro contante sopra indicato dalla prima ragazza, nonché numerosi preservativi, a conferma dell’attività di prostituzione praticata nel centro stesso.

Al termine dell’attività ispettiva, pertanto, i locali del centro massaggi sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione della autorità giudiziaria. La titolare del centro, in considerazione degli elementi emersi nel corso del controllo, è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione, e il denaro, frutto della prestazione sessuale effettuata dalla giovane cinese, è stato anch’esso posto sotto sequestro.

Le attività investigative stanno ora proseguendo allo scopo di verificare se siano stati commesse ulteriori violazioni di carattere penale che puniscono l’induzione, il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione.

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