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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Profughi: donne picchiate sulla bocca in Somalia, curate a Vicenza

Le due donne, Ikran di 18 anni e Arfon 36 anni, quest'ultima madre di una bimba di 2 anni, presentavano diversi problemi alla dentatura a causa della lunga permanenza in carcere nel loro paese

La vicesindaco Alessandra Moretti ha ricevuto oggi a Palazzo Trissino tre medici dentisti che nei mesi scorsi hanno prestato cure mediche a due donne provenienti dalla Somalia e ospitate in città al convento Santa Chiara.

Ikran di 18 anni e Arfon 36 anni, quest’ultima madre di una bimba di 2 anni, che hanno ottenuto lo status di rifugiate e il permesso di soggiorno per i prossimi 5 anni, presentavano diversi problemi alla dentatura causati dalla permanenza in carcere nel loro paese d’origine dove venivano maltrattate e torturate con acqua fredda e corrente elettrica. Venivano inoltre picchiate alla bocca, come spesso accade, poiché questo tipo di punizione non lascia segni visibili sul fisico, producendo tuttavia anche forti emicranie.

Sollecitati dalla vicesindaco Moretti i due studi medici si sono dimostrati disponibili ad intervenire per curare la dentatura delle due donne. “Credo che in un momento così difficile da un punto di vista sociale ed economico queste azioni concrete di solidarietà e generosità siano motivo di speranza per la costruzione di una comunità che, soprattutto nei momenti più duri, sappia comunque volgere lo sguardo a chi ha più bisogno – sottolinea la vicesindaco Alessandra Moretti -. Per questo motivo ringrazio anche a nome del sindaco questi medici che hanno subito accolto la nostra richiesta di aiuto.”

Paolo Sandri titolare di uno studio ad Alte di Montecchio Maggiore, nel periodo estivo ha curato una delle due donne. “Le cure prestate alla giovane non sono state particolarmente problematiche – spiega il dottor Sandri -. Abbiamo invece avuto alcune difficoltà per il Ramadan in corso che impedisce alcuni interventi tra cui le estrazioni. Siamo indubbiamente favorevoli a iniziative di questo tipo visto che tra l’altro anche l’Andi, Associazione nazionale dentisti italiani, incentiva progetti di solidarietà.” Anche Costantino e Giuseppe Vignato, titolari dello studio in città, in contrà Torretti sono invece intervenuti tra ottobre e novembre con cure dentali.

“Siamo intervenuti senza grosse difficoltà con semplici ricostruzioni di denti spezzati o con estrazioni o comunque con operazioni che potessero garantire una buona masticazione ed eliminare qualsiasi tipo di dolore – intervengono i dottori Vignato -. Il nostro studio è in contatto con una casa famiglia di Montecchio Maggiore e abbiamo sempre cercato di collaborare in città con azioni di solidarietà. Appena l’assessore Moretti ci ha chiesto aiuto per queste ragazze abbiamo aderito senza esitazione.” L’assessore Moretti ha consegnato ai tre medici dentisti altrettanti attestati di riconoscimento a testimonianza dell’azione di solidarietà a favore delle ragazze Somale. Le due donne stanno frequentando in questi giorni un corso di alfabetizzazione alla scuola Ambrosoli di via Bellini due volte alla settimana, in attesa di redigere il protocollo indispensabile per l’ inserimento nel mondo del lavoro.

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