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Cronaca Thiene

Nono giorno di presidi tra tensioni, dubbi e defezioni

Prosegue la protesta di "Blocchiamo l'Italia" nel Vicentino, che da oltre una settimana sta creando gravi disagi alla circolazione a Vicenza Ovest, Montecchio, Montebello, Barbarano, Bassano e Thiene. Gli aggiornamenti

Giornata di passione, lunedì 16, alla rotatoria del Carrefour di Thiene, dove un centinaio di manifestanti, 300 nelle ore di maggiore presenza, hanno letteralmente boccato per ore il traffico nei pressi del centro commerciale, in questo periodo pre-natalizio ancor più frequentato. Sono proseguite le proteste anche a Vicenza Ovest, dove lunedì sera alcuni agenti si sono presentati in tenuta anti-sommossa, Alte di Montecchio Maggiore, Barbarano e Bassano. 

Se gli aderenti alla protesta, partita in tutta Italia il 9 dicembre, ma che in Veneto ha trovato terreno particolarmente fertile, esultano, meno lo fanno i vicentini, costretti a code e ritardi ormai da oltre una settimana. Sono numerose, infatti, le esternazioni di chi è stanco di vedere la propria routine fortemente rallentata per la protesta di poche persone. Nei primi giorni la presenza ai presidi vicentini era massiccia, ma negli ultimi due giorni il calo è stato notevole però, per la forma di protesta scelta e per i luoghi in cui svolge - i punti nevralgici della circolazione stradale - anche pochi volantinatori riescono a procurare gravi disagi. 

Non solo, anche tra i simpatizzanti comincia a crearsi qualche frattura: se il movimento vicentino ha deciso, in parte, di boicottare la manifestazione di Roma, molti propongono di mollare i presidi per rivolgere la protesta verso le banche o le agenzie di Equitalia. Insomma, dopo 9 giorni, comincia a serpeggiare incertezza sulle azioni future. 


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