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Cronaca

Pfas, Zaia chiede al Governo lo "Stato di emergenza"

Il presidente del Veneto, con una lettera, torna sull'allarme delle sostanze inquinanti e chiede poteri commissariali

Appello di Luca Zaia sui Pfas. Con una lettera inviata il 19 settembre a Paolo Gentiloni e resa nota solo martedì il presidente del Veneto chiede la deliberazione dello Stato di emergenza con poteri commissariali. 

La comunicazione, inoltrata anche ai ministri della Salute Beatrice Lorenzin e dell'Ambiente Gianluca Galletti, segue la nota del Dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute con la quale veniva respinta la richiesta della Regione Veneto di fissare dei limiti nazionali per l'inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche. 

Nel documento Zaia ritorna sull'argomento con la stessa richiesta e chiedendo anche lo sblocco di 80 milioni di fondi statali per realizzare i nuovi acquedotti per il ricambio dell'acqua nelle zone inquinate. La missiva, come spiega lo stesso presidente del Veneto, è stata resa pubblica dopo che la decisione della giunta regionale di ridurre comunque i limiti di presenza di Pfas nelle acque del Veneto. "In riferimento al «Documento di Sintesi Settembre 2016 - Giugno/Settembre 2017» sulla "Contaminazione da Sostanze Perfluoro Alchiliche - spiega Zaia - "che la situazione che si è delineata dai dati recentemente acquisiti, può essere affrontata solo con mezzi e poteri straordinari".

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