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Cronaca

Pfas nel sangue dei vicentini: l'Ulss convoca i 507 sottoposti al test

Le persone che hanno partecipato al biometraggio dovranno recarsi nelle Ulss. Programmato uno studio epidemiologico: la loro salute è a rischio. Serve un protocollo per eliminare le sostanze nocive dal loro corpo

Dal 26 aprile i residenti che si sono sottoposti agli esami del sangue per individuare la presenza di Pfas nel loro organismo verranno convocati nelle Ulss 5 e 6.  Sempre martedì la regione invierà i risultati dello studio eseguito dall'Istituto superiore di sanità, alle due aziende sanitari. Un passaggio obbligato per permettere di associare i risultati delle analisi a delle persone con nomi e cognomi. 

I cittadini coinvolti dallo studio in tutto il Veneto sono 507, a loro, oltre ad essere consegnati i risultati degli esami, verranno spiegati i prossimi step da seguire per limitare i rischi alla salute. Le persone coinvolte e contaminate potrebbero, però, essere oltre 250 mila di cui circa 60 mila in modo importante. Tra 2 mesi partirà un protocollo per eliminare le sostanze dall'organismo. Tra due anni, infine le analisi sul campione verrano ripetute per verificare il decadimento dei composti nocivi nel sangue.

In particolare al centro dell'attenzione sono i residenti di Montecchio Maggiore, Lonigo, Brendola, Creazzo, Altavilla, Sovizzo, Sarego. Tra questi i più a rischi sarebbero i maschi. secondo gli studi  Le sostanze nocive Pfos e Pfoa, comportano un rischio "possibile" tumori, ed in particolare ai testicoli, un delle neoplasie più frequenti in questo tipo di contaminazione. 

La presenza dei due veleni nell'organismo conporterebbe però anche un ceto rischio di sviluppare malattie croniche al fegato, alla tiroide e ai reni. Per comprende l'incidenza su questo genere di malattie della contaminazione da Pas nei prossimi mesi verrà avviato uno studio epidemiologico. 

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